Ammettiamolo: è bello, è bellissimo, è strabellissimo essere lassù in cima. Chi se ne frega se è solo per 24 ore o per un minuto ma diciamolo, è bellissimo, è un sogno. L’Inter di Spalletti soffre, colpisce, si piace, si addormenta e poi ricolpisce. Avanti così, lasciateci sognare!
Luciano Spalletti può gongolare, ne ha tutto il diritto. Ha costruito una squadra bistrattata in estate, l’ha plasmata e ha preso alcuni giocatori a calci nel sedere. Il risultato è che se anche gli avversari arrivano per primi sulla palla hai il sano cinismo di colpire al cuore quando vuoi e sopratutto, quando hai Mauro Icardi. Ieri SpazioInter ha assistito in prima persona allo show dell’argentino. Ha dimenticato l’età ed è ritornato bambino tramite il suo redattore. Ha spento il cervello e ha ascoltato il cuore: batteva forte come mai prima d’ora.
Nell’alba del giorno dopo non possiamo non elogiare un monumentale Skriniar, con interventi da colonna difensiva che tutti vorrebbero all’Inter a vita, è il mattino dopo gli interventi di Samir Handanovic, quelli in cui si chiudono gli occhi per un gol già subito e invece…parato. Quello di oggi è soprattuto il risveglio della domenica di chi sa che Mauro Icardi è tra i tre migliori attaccanti al mondo. Ciò che fa senza palla spesso è dimenticato dalle telecamere, ma il capitano esalta la squadra anche sbagliando un passaggio a centrocampo. Fa sportellate, fa ammattire chiunque e cosa ancora più bella, segna ed è sempre puntuale al gol con precisione chirurgica.
E’ l’alba dei vari Perisic e Candreva al cross, del risveglio dell’ addormentato Brozovic ma sopratutto, è l’alba dell’Inter capolista.
Lasciateci sognare.
This post was last modified on 26 Novembre 2017 - 09:00