Che valore hanno gli esterni per Spalletti? Alto, anzi altissimo, se diamo uno sguardo alle ultime due stagioni. Dalla Roma all’Inter: in due anni il tecnico di Certaldo può contare su alcune delle ali più forti del nostro campionato. E, di conseguenza, su quelle più competitive anche a livello europeo. Il match di ieri dei nerazzurri contro il Chievo ha puntato i riflettori su Ivan Perisic ed Antonio Candreva, capaci di fare la differenza sui propri out e di mettere nelle migliori condizioni i compagni. E a noi tutto ciò sembra un dejà vu.
Il Perisic che conosciamo oggi è una progressiva evoluzione di quello visto nello scorso campionato. Salta l’uomo come pochi in Europa e poi quel feeling con Icardi sembra quasi naturale. Candreva sta invece brillando di luce propria dopo un periodo buio: merito del tecnico e dei suoi tifosi che hanno saputo fischiarlo quando necessario, trasformando il tutto in applausi poche domeniche dopo a San Siro. Per Luciano Spalletti però tutto ciò non è una novità: lo scorso anno poteva contare su Salah e Perotti, gli esterni forse più devastanti della Serie A.
Alla quindicesima giornata, Mohamed Salah lo scorso anno aveva realizzato 8 gol in 14 presenze, con 5 assist e ben 44 occasioni create. L’infortunio rimediato pochi giorni dopo la quattordicesima lo ha tenuto fuori per due partite, prima della partenza di gennaio per la Coppa d’Africa. Sulla stessa linea si muove anche il rendimento di Diego Perotti: 5 gol e 6 assist in 12 partite giocate su 15. La quantità di occasioni create è pari a 26, ma sull’argentino incidono sia l’infortunio di metà ottobre che lo ha tenuto fuori per due partite sia la decisione di Spalletti di tenerlo in panchina contro il Crotone, a fine settembre.
Oggi Ivan Perisic ha collezionato 7 gol e 6 assist in 15 presenze, giocando sempre per 90 minuti e creando 36 chances per i nerazzurri. Antonio Candreva invece è ancora a secco in chiave gol. 7 assist in 15 partite, ma ben 47 occasioni create. Numeri alla mano, l’apporto offensivo dello scorso Salah è leggermente superiore. Stesso discorso se consideriamo la vena realizzativa degli esterni romanisti. In chiave assist, meglio gli interisti (13 contro gli 11 dello scorso anno). Sulle occasioni create non c’è storia: ben 13 in più quelle di Perisic e Candreva. E come abbiamo potuto osservare, Mauro Icardi le trasforma in gol e ringrazia i suoi compagni. E Luciano Spalletti applaude i suoi.
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This post was last modified on 4 Dicembre 2017 - 09:36