Juventus – Inter termina 0 a 0. Gara di sofferenza per l’Inter, che è andata in evidente difficoltà nel secondo tempo. Tuttavia lo zoccolo duro difensivo dei nerazzurri ha tenuto benissimo, dimostrandosi ancora una volta inaffondabile. La corazzata di Spalletti, pur malconcia, esce dallo Stadium incolume. Punto sudato, ma importantissimo.
Juventus – Inter, la madre di tutte le partite, comincia subito con entrambe le squadre in forte pressing sui portatori di palla avversari, piuttosto in difficoltà nello scaricare palla. La tattica dei bianconeri sembra simile a quella di Napoli, partire forte per cercare subito il goal e poi gestire, mentre i nerazzurri sembrerebbero prediligere una fase di studio più prolungata.
Dopo i primi minuti le parti sembrano però invertirsi, con l’Inter che attacca i portatori di palla juventini al limite della loro stessa area di rigore. Al minuto 8 però c’è stato un clamoroso svarione difensivo nerazzurro: su cross di Cuadrado, Skriniar riesce solo a spizzare, la palla arriva a Mandzukic che si trova tutto solo di fronte al portiere, ma Handanovic si esalta con un intervento straordinario. Bravo poi anche Miranda a spazzare sulla linea di porta. Prima vera grande occasione del match che porta la firma della Juve.
Partita che comunque, nonostante la casuale fiammata dei padroni di casa, vede entrambe le squadre molto caute, entrambe si rispettano e giocano un po’ con il freno a mano tirato. Sanno che il minimo errore potrebbe essere fatale. I terzini nerazzurri però sembrano iniziare a soffrire le sovrapposizioni degli esterni avversari, sempre molto dinamici. Al 24 esimo c’è il primo tiro nello specchio dell’Inter, anche se piuttosto casuale, su un tiro-cross di Brozovic che sorprende un po’ Szczesny costringendolo alla parata in due tempi.
Al minuto 27, su una ripartenza dell’Inter, Benatia interviene in maniera molto violenta su Icardi, meritandosi il primo giallo della gara. Subito dopo sfonda sulla destra Candreva, ma il suo cross per Icardi viene toccato all’ultimo momento da Chiellini, fino ad ora onnipresente.
L’Inter gioca con carattere, senza timori reverenziali e tenendo possesso palla e supremazia territoriale. Brozovic però, premiato con il posto da titolare oggi, è fumoso come ai vecchi tempi, perdendo malamente palla in attacco e commettendo uno sciocco fallo che gli costa un giallo con ancora molto da giocare. Avvio molto scadente del croato, che sembra l’anello debole della metà campo di Spalletti.
Poco dopo la mezz’ora Khedira da posizione defilata prova a infilare Handanovic, che però non si fa sorprendere dalla “telefonata” e para in due tempi senza troppi patemi. Miranda però come sempre disattento in fase di rinvio, certe palle non vanno regalate agli avversari. Dopo due minuti Higuain, fermato giustamente per fuorigioco, si guadagna un giallo gratuito per proteste inutili.
I gialli però tornano subito in parità, come la partita, dopo un fallo di Perisic su Cuadrado. Entrambi i croati nerazzurri ammoniti dopo solo 40 minuti. L’Inter però ora soffre e la Juve inizia a premere nella trequarti nerazzurra, sfondando spesso sugli esterni . Sugli sviluppi di un angolo, Handanovic si esalta con un miracolo, anche se a gioco fermo. Al 45 esimo poi Cuadrado, che sta distruggendo Santon, pennella un cross perfetto per Mandzukic che colpisce però la traversa. Fischio dell’arbitro che arriva come la provvidenziale campanella della Boxe a salvare un’Inter in evidente difficoltà e confusione.
La seconda frazione inizia sulla falsariga del finale della prima, con la Juve che preme e parte forte cercando di mettere alle corde l’Inter. Con il passare dei minuti però i nerazzurri ricominciano a mettere fuori la testa, ma le loro manovre offensive trovano sempre la linea Maginot bianconera a dire no. Al sesto minuto c’è la prima occasione del secondo tempo, ancora su bel cross di Cuadrado, incontenibile, ma la palla rimbalza male a Mandzukic e arriva docile tra le braccia di Handanovic.
Inter in enorme difficoltà sulla fascia di competenza di Santon, che patisce in maniera esagerata Cuadrado, una forza della natura oggi. Al 56 esimo primo squillo nerazzurro però in contropiede, Icardi fa tutto bene con una grande azione personale, ma poi il suo sinistro è sporco e non riesce a cogliere il bersaglio grosso. Il capitano chiede poi il rigore per un presunto fallo di mano di Benatia, ma Valeri ha lasciato correre, scelta probabilmente correte.
Al sessantesimo Perisic anticipa Cuadrado ma rischia di insaccare nella propria porta, ancora fenomenale Handanovic, il migliore in assoluto, a deviare in angolo. Subito dopo Santon, ammonito per un duro fallo sull’incontenibile colombiano, viene sostituito, giustamente, al suo posto entra Dalbert.
Inter che rischia ancora enormemente al minuto 68: su cross di Asamoah, Handa esce e si scontra con Mandzukic, la palla arriva a Khedira che calcia di pochissimo a lato. La gara ora inizia ad acquistare i contorni del tiro a segno, con la Juventus che sta veramente bersagliando la porta del portiere sloveno. Ancora Asamoah calcia violentissimamente verso la porta interista, ma la palla viene respinta in qualche modo.
L’ingresso di Gagliardini però aiuta il centrocampo nerazzurro a recuperare numerosi palloni importanti, buoni per rifiatare e provare a rilanciare le sortite offensive nerazzurre o almeno provarci. L’Inter però fatica moltissimo a smarcare le proprie bocche di fuoco, sempre ben coperte dai difensori di casa.
Nerazzurri in evidentissima difficoltà, totalmente alle corde, però Vecino, con la sua classica azione galoppante, riesce a 5 minuti dalla fine a mettere in posizione ottima Brozovic, che però calcia in maniera affrettata di poco a lato. Spalletti però, conscio delle difficoltà della sua squadra, ora cerca evidentemente di portare a casa il pareggio, come dimostra l’uscita di Icardi per Eder.
La gara poi si avvia verso la fine senza grossi scossoni, con l’Inter che contiene senza più troppi patemi. Punto che vale moltissimo per i nerazzurri, sia per la classifica che per come si era messa la partita, specie nella fase centrale del secondo tempo. Spalletti forse poco coraggioso ma molto pragmatico, evanescenti Perisic e Candreva, Icardi completamente solo. Una brutta Inter, che però mantiene la propria imbattibilità e la vetta momentanea della classifica, in attesa del Napoli.
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Asamoah; Khedira (74′ Dybala), Pjanic (85′ Betancur), Matuidi; Cuadrado, Higuain, Mandzukic.
Allenatore:Allegri.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon (62′ Dalbert); Valero, Vecino; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi (85′ Eder).
Allenatore: Spalletti.
This post was last modified on 9 Dicembre 2017 - 23:03