Scontro di Coppa Italia, con questo Inter-Pordenone che si preannunciava come un risultato già scritto e che invece ha riservato tante amare sorprese a tutti i nerazzurri. Ecco i voti.
I VOTI DI INTER-PORDENONE
Daniele Padelli 7: svariate parate nel corso della partita, che permettono al Pordenone di non centrare il colpaccio già ai tempi regolamentari. Lui che è un grande tifoso nerazzurro sicuramente sognava un esordio diverso, ma per lo meno si leva la soddisfazione di aver deciso i rigori a pari merito con Nagatomo.
Yuto Nagatomo 6: Nagatiello mostra tutto il suo repertorio che giustifica questi 7 anni di odio-amore con i tifosi: buone sovrapposizioni ma passaggi sbagliati, ottime discese sulla fascia ma dormite difensive colossali. Se la serata è pessima è anche colpa sua, ma non è tra i colpevoli principali. Ma alla fine come nelle favole il piccolo samurai venuto dal Giappone salva la bella addormentata e la porta ai quarti meritando la sufficienza.
Milan Skriniar 5: la prima partita sbagliata da Skriniar da quando veste il nerazzurro. Atteggiamento sbagliato, troppo superficiale e troppo arrogante. L’aver sbagliato il rigore pesa oltretutto sul suo voto.
Andrea Ranocchia 6,5: tornato capitano il numero 13 è probabilmente il migliore in partita: chiude gli spazi lasciati dai compagni e rimedia agli errori di Skriniar. Ottima notizia per Spalletti e per l’Inter in generale, Andrea pare recuperato e forse questa è l’unica nota lieta di serata.
Henrique Dalbert 5: il brasiliano sbaglia ancora la partita, ed ora gli alibi incominciano a scarseggiare, ok l’arrivo negli ultimi giorni di mercato, ok l’ambientamento difficile ma oggi l’ex Nizza ha sbagliato veramente troppo. Rimandato. Dal 76′ Mauro Icardi 6: Maurito entra in partita nello stesso stato d’animo dei suoi compagni: svogliato. Sbaglia davanti alla porta unn gol che nel 99% dei casi avrebbe fatto ad occhi aperti, in occasione del palo è sfortunato, ma quanto conta mette dentro un rigore non così semplice.
Roberto Gagliardini 5: nei tempi regolamentari il Gaglia è tra i migliori in campo, in evidenza sopratutto per il lancio di 30 metri per Karamoh. Cala nei tempi supplementari e arriva poco lucido ai rigori, dove sbaglia malamente un tiro che poteva risultare fatale.
Matias Vecino 5,5: el Mate come al solito picchia duro e corre tanto, ma meno rispetto al solito e la squadra ne risente, In mancanza di un cervello la squadra si affida a lui ma l’impostazione non è il suo forte e di fatti il gioco non entusiasma. Nonostante i tantissimi chilometri percorsi arriva freddo al dischetto e non tradisce le aspettative.
Yann Karamoh 5: esordio da titolare per lui dove più che luci a San Siro ha raccolto ombre. Pesa sulla sua valutazione la scarsa lucidità sotto porta, con un pizzico di attenzione in più avrebbe deciso il match. Diamante grezzo, Spalletti e il suo staff dovrà lavorarlo ancora prima di renderlo splendente. Dal 67′ Ivan Perisic 5,5: il croato entra in campo per spaccare la partita ma non riesce in questo dato che il Pordenone si chiude a riccio su se stesso. Alla lotteria finale si presenta per primo sul dischetto e infilza Perilli.
Martins Eder 5: l’italo-brasiliano è apparso un fantasma. Non ha inciso ne da trequartista ne da prima punta ne da esterno. Non gioca titolare da mesi e in campionato ha raccolto poco ma da un giocatore con la sua esperienza in queste partite ci si aspetta molto di più.
Joao Cancelo 6: due facce: bene per spinta offensiva e per voglia di fare in avanti ma veramente troppi palloni persi e passaggi sbagliati. Strappa la sufficienza perchè a differenza degli altri aveva voglia di fare, ma anche lui deve ancora adattarsi al calcio italiano.
Andrea Pinamonti 5: il Pina gioca solo un tempo anche a causa degli impegni in Under 19 che lo vedranno impegnato già da domani. Nel corso della sua partita ha ricevuto pochissimi palloni dai priopri compagni, rendendolo così inutile. Il ragazzo ha le qualità, i tifosi devono saperlo aspettare. Dal 46′ Marcelo Brozovic 5,5: il croato doveva svoltare la partita ma non riesce ad invertire il trend, anche perchè chiedere di metterci grinta in una partita così ad uno come lui è un po’ un ossimoro. Nonostante tutto arriva lucido ai rigori e porta a casa la vittoria.
Luciano Spalletti 5: stavolta Luciano sbaglia formazione: perchè schierare una squadra così sperimentale già dal primo minuto? Ma non è lui l’imputato principale di questa pessima figura, anche perchè paga una coperta corta, cortissima.
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