Dalbert, più coraggio e concentrazione: servono “92 minuti di applausi”

Nella partita con il Pordenone in Coppa Italia, è stata confermata la scarsa vena delle riserve. Tra queste, quella che è costata di più: Dalbert.

DALBERT, TIMORI REVERENZIALI DI INIZIO AVVENTURA

Come sottolinea Tuttosport, infatti, il brasiliano sta ancora studiando per comprendere bene il calcio e il campionato italiani.Il classico periodo di appannamento dovuto all’ambientamento non ha escluso nemmeno Dalbert. Prima di lui, anche Luis Alberto della Lazio e Emerson Palmieri. Il primo è stato anonimo alla prima stagione, il secondo ha giocato poco proprio sotto i dettami di Spalletti. L’ex Nizza, allora, ha dovuto subito affrontare la paura di sbagliare, paura che lo ha schiacciato. Servirebbe un cambio di regia, un momento che possa farlo esplodere.

In questo senso, servirebbe una partita da protagonista, un match giocato bene nell’arco di tutti i 90 minuti. Sarà difficile, perché il brasiliano è arrivato proprio in concomitanza del ritorno a livelli più che idi Nagatomo e Santon. Non bastasse, la prestazione con il Pordenone non ha certo giovato al terzino sinistro. In questo senso, un passo avanti è stato fatto contro la Juventus. Pur soffrendo una furia di tecnica e velocità come Cuadrado, Dalbert ha poi frenato le offensive bianconere, salvando anche un gol nel finale.

fonte foto: screenshot

Gestione cookie