Segui con noi Live la conferenza Spalletti. Il tecnico di Certaldo presenta la sfida al Sassuolo, penultima giornata del girone d’andata. Al Mapei Stadium, i nerazzurri dovranno rimediare al ko subito contro l’Udinese in casa. In un colpo, l’Inter è passata dal primo al terzo posto. Sfida fondamentale, dunque, per il cammino verso la Champions e oltre.
“Il Sassuolo è forte da anni, non perché ha vinto le ultime due. Siamo pienamente in corsa per il nostro obiettivo, dobbiamo continuare così”.
L’assenza di Vecino condizionerà la trequarti?
“L’Inter deve saper sopperire all’assenza di qualsiasi calciatore. Non possiamo dipendere da un giocatore. Matias è forte, ma abbiamo le carte in regola per essere un undici fortissimo”.
Tre partite nell’arco di una settimana. Pensare partita dopo partita, ma ci sarà bisogno di tutti.
“Questo lo abbiamo sempre detto, si accorceranno i recuperi. Dovremo tenere conto delle fatiche fatte e le situazioni. Di conseguenza dobbiamo mettere la miglior formazione in base al nostro avversario”.
“E’ da luglio che vogliamo reagire a quello che è successo recentemente. Siamo esattamente ciò che volevamo essere. Eravamo in cerca della rotta giusta e ci stiamo incamminando. Per cui non c’è nessun piano B da dover andare a studiare, ecco. E’ tutto sotto controllo. Non vorremmo perdere mai, ovviamente, però, anche l’Udinese è stata una partita che ha preso una piega definita, ma la squadra ha fatto vedere di avere l’identità e un modo di stare in campo corretto per molti versi. Si continua a lavorare come abbiamo sempre fatto”.
A fine novembre avevi detto che c’era la necessità di allargare la rosa. Sei indietro da questi punti di vista?
“Se si valutano le possibilità avute sul campo diventa difficile, non ci sono state molte possibilità per alcuni calciatori. Per quanto mi riguarda, ha sempre valore quello che vedo quotidianamente. Conta la voglia che hai di migliorare ogni giorno. Ho fiducia in tutti e non posso fare a meno di nessuno. Non c’è una figura inferiore nella mia squadra. Anche loro si fidano e sono un gruppo forte”.
E’ il caso di dire che servirebbe qualcosa sul mercato per restare a questo livello?
“Se mi puoi dare anche la soluzione a questa risposta. Se dico ai miei calciatori che non ho fiducia in loro, come rientro nello spogliatoio? E’ una cosa al di fuori di ogni preciso ragionamento di un allenatore. Quando ho deciso di partire l’ho deciso perché avevo fiducia in questi giocatori, che possono completare le mie esigenze. Se vuoi parlare di mercato, Sabatini e Ausilio, se ci sarà la possibilità, anche loro la butteranno dentro come Icardi e Perisic. Ma bisogna vedere i programmi e le opportunità. Faccio parlare la proprietà perché poi sappiamo che discorso fare. I nostri tifosi hanno l’esigenza di sentire cosa abbiamo da dire. Io sono a posto così, ma lo sono veramente, e così sarà fino alla fine della stagione. Poi ognuno fa le proprie valutazioni e tira le proprie somme. Per le partite da giocare, i miei giocatori sappiano che non hanno vie di fuga fino alla fine di questo percorso intrapreso all’inizio. Loro sono venuti qui a dire di poter ambire a determinati traguardi e determinate posizioni. Per cui, si va con coerenza con i dialoghi interni, perché quelli contano. E tra di noi ci siamo detti di poter ambire a posizioni alte, ma non è così facile, perché poi ci sono diverse squadre e società forti”.
C’è qualche giocatore che le ha chiesto di andare via a gennaio?
“No, a me direttamente no. Il fatto del giocare poco e voler partecipare di più non mi è stato detto per ora. Quando avverrà si prenderà in considerazione. Preferisco avere a che fare con giocatori che dicono “Io voglio vincere di più” invece che sentirmi dire “Io voglio giocare di più”. Se qualcuno verrà a dialogare con me con il torno giusto, si valuterà, è il “perché” che fa la differenza. Quando c’era qualcosa che poteva far pensare all’addio di Perisic, c’erano delle motivazioni valide. Se qualcuno vuole giocare di più va bene, ma le presenze non fanno la classifica, ed è quella che conta. Ma faccio una riflessione: chi vuole andare via, chi non riusciamo a gestire, tutti verranno a chiedere Skriniar. Ma così non saremo mai una squadra in grado di vincere il campionato. Alla Juventus sono in pochi ad avere dubbi o a voler andare via. Ecco perché si sente parlare spesso di vittorie: questo deve essere il nostro punto di riferimento”.
Vogliono tutti Skriniar?
“Lui è fortissimo, sembra che da ogni contrasto dipenda la sua carriera o la sua vita. Quando dice di voler intervenire, lo fa con forza, che sia una palla quasi sua o dell’avversario, ci va con tutta la sua forza e della sua ferocia agonistica. Quello è il verso giusto: conta ogni pallone che ci passa tra i piedi, non solo quella che può determinare il vantaggio finale. Conta ogni qualsiasi pallone toccato da qualsiasi giocatore. Il discorso è questo: noi siamo l’Inter, che deve avere ambizione”.
Si giocherà sotto le feste, con il derby dopo Natale e la Lazio il 30 dicembre. L’Inter è pronta?
“Non è questione di giocare nelle feste, ma si tratta di avere stadi e campi corretti per farli vivere alle famiglie e alimentare la passione. Ovunque giocano durante le feste. E’ chiaro che poi avere una stagione differente può portare vantaggi anche nell’affluenza degli stadi. Si può giocare anche a mezzogiorno e mezzo di Natale, non ci vuole una data, ma un pallone e due maglie”.
Da martedì com’è stata gestita la questione Joao Mario? Potrebbe giocare, vista la squalifica di Vecino?
“A me Joao Mario non ha mai detto niente, in questa direzione non mi ha detto niente di preciso nemmeno Sabatini, sarà stato un dialogo tra loro due. Quando verrà a parlarmi gli risponderò. Per me è un calciatore dell’Inter, un calciatore forte, e se mi fa vedere quanto intravisto ieri, è chiaro che lo posso usare, perché lui è uno di quelli che ci può permettere di vincere le partite”.
Perché la società non ha ancora fatto chiarezza sul mercato? Quando pensi lo farà?
“La società secondo me ha la stessa volontà mia di rendere il più possibile partecipi i propri tifosi ed essere il più chiara possibile. Ovviamente ci sono dei tempi per dire delle cose, ora si preparerà il programma da mettere attaccato come una locandina per far vedere le nostre intenzioni. Vogliamo coinvolgere i tifosi, il loro affetto verso questi colori nerazzurri debba essere sempre più coinvolgente. I tifosi non vanno gestiti, ma vanno coinvolti. Se riusciamo a farlo, siamo ancora più forti. Se lo riterranno giusto, ci saranno meno critiche o meno problemi”.
Gli investimenti dalla Cina saranno ridimensionati. E’ preoccupato? Condizionerà il mercato dell’Inter?
“Qualcosa è cambiato, perché siamo partiti con delle previsioni e delle possibilità, poi abbiamo dovuto sterzare, ma non è che ci possiamo tirare indietro ai primi problemi. In generale dobbiamo essere tutti parte dei problemi e delle soluzioni, tutti. Troveremo altri problemi in futuro, dovremo saperli gestire e conviverci. Affronteremo tutto quello che dovremo incontrare. Poi, alla fine, si faranno le dovute considerazioni su tutto. Ora, io so benissimo che la società può avere delle ambizioni, può avere dei limiti imposti dalle regole, per cui di volta in volta si prende in esame tutto quello che capita, ecco. Per questo dico che bisogna prima far esprimere la società: non ci saranno budget importanti da investire, si dovrà stare attenti a fare la nostra professione al meglio”.
Puoi dire che, ad oggi, Inter-Udinese è stato un episodio o potranno ancora esserci momenti come questi?
“E’ successo a tutti di perdere delle partite, succede anche a squadre fortissime, persino la Juventus ha perso due volte. Guardando quanto successo con l’Udinese, non vedevo una squadra che avrebbe perso. Abbiamo rivisto i nostri errori e non ricapiteranno, sedici partite ci avevano dato indicazioni positive. Le caratteristiche per costruirsi la prossima vittoria ci sono tutte. Questa è una squadra veramente interessante, lo dico da allenatore. E’ una squadra che raggiunge anche i piccoli obiettivi, anche quelli di tipo fisico richiesti negli allenamenti. Sono questi dati che sono importanti per me, non penso ai discorsi campati per aria e che non è detto verranno portati in fondo. Secondo me faremo una buona prestazione”.
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This post was last modified on 22 Dicembre 2017 - 13:12