Il 2017 sta per chiudersi e con lui terminerà anche l’anno solare calcistico dell’Inter. Una prima parte disastrosa che ha visto i nerazzurri esclusi da ogni competizione europea e che hanno poi scelto di ripartire da Luciano Spalletti. Scelta che fino ad ora sembra essere stata azzeccata. Il 2017 è stato costellato, come sempre nella storia della Beneamata, da pessime figure rimediate tra le mura amiche di San Siro o in trasferta. Ecco le 3 principali debacle dell’Inter 2017.
INTER-ROMA 1-3
26 febbraio 2017. Sorride la Roma, piange l’Inter. L’allora squadra di Spalletti si mostrò tosta e cinica in un Meazza pieno ed elegante come nei giorni migliori. I giallorossi battono 3-1 i nerazzurri con due missili di Nainggolan e col rigore di Perotti. Si dispera l’Inter, perché quella di questa sera era un’occasione ghiottissima. In caso di successo, infatti, i nerazzurri non solo avrebbero tenuto il passo di Atalanta e Lazio, ma avrebbero addirittura avvicinato a soli tre punti il terzo posto del Napoli.
CROTONE-INTER 2-1
9 aprile 2017. L’Inter di Pioli decide di morire a Crotone. I nerazzurri perdono 2-1, si fanno scavalcare dal Milan e arretrano in classifica fino ad essere fuori anche dall’Europa League. Un tracollo che sa di fallimento e che segna l’addio a fine campionato di Stefano Pioli, sostenuto con cori dai tifosi nerazzurri anche all’Ezio Scida. Una stagione nata male, gestita peggio e che si avvicina al disastro e al fallimento. Fa festa giustamente il Crotone che vince meritatamente, si porta a soli 3 punti dall’Empoli e riapre la corsa salvezza.
FIORENTINA-INTER 5-4
22 aprile 2017. L’Inter affonda a Firenze in una serata pazza e ricca di emozioni. Al Franchi finisce con un rocambolesco 5-4 che vede i nerazzurri perdere l’ultimo treno per l’Europa. Protagonisti assoluti Babacar e Vecino, autori di una doppietta a testa. Ed Icardi, che firma tre gol. Difese da horror e secondo tempo pazzesco con reti ed occasioni a raffica. Alla squadra di Pioli non basta una veemente reazione nel finale per riprendere una gara che sembrava già irrimediabilmente incanalata verso la sponda viola.