Dalla tripletta al Chievo alle costanti insufficienze: la metamorfosi di Ivan Perisic ha trasformato il croato da genio a sregolatezza. L’esterno dell’Inter sembra aver perso la propria bussola, incapace di mordere come fatto in passato e troppo spesso inconcludente nel momento del bisogno. A sentirne la mancanza è tutta la squadra, che oggi non gira più come un mese fa.
Il croato lo ricordiamo man of the match contro i clivensi. Tre gol all’attivo, prestazione da dieci e lode e applausi a scena aperta di tutto San Siro. Quello visto – anche – stasera è solo una brutta copia del giocatore che ha rifiutato il Manchester United per giurare fedeltà all’Inter e a Spalletti. Già, quel tecnico che ha spinto più di tutti per trattenere il croato e che oggi si ritrova in campo un oggetto semi misterioso. La decisione di sostituirlo sembra difficile da prendere, perchè sarebbe la firma sulla bocciatura del suo pupillo. Ma oggi è ancora intoccabile?
E se domani mattina venissero i Red Devils a bussare alla porta? Sì, per portar via ancora Ivan Perisic. Dire di no sarebbe così facile? La situazione, ad oggi, non è la stessa di sei mesi fa. Tutti noi abbiam visto di cosa è capace il croato, quando è in forma e soprattutto in giornata. Una caratteristica che lo contraddistingue però è la tremenda incostanza nei momenti di magra. Fatica a tirar su la testa nel momento del bisogno, quello in cui anche il leader è appannato e servirebbe qualcun altro a cui aggrapparsi. Qualcuno suoni la sveglia, per il suo bene e quello dei nerazzurri.
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