Se l’Inter non vince al Franchi, certamente non è colpa di Mauro Icardi. Il capitano nerazzurro ci ha messo del suo, con la zampata che poteva valere la vittoria. A questo, va aggiunto l’assist a Candreva che poteva valere il 2-0 e i tre punti, ma così non è stato.
Se al Mapei Stadium era stato il suo rigore sbagliato a negare un risultato positivo all’Inter, stavolta Mauro Icardi ha fatto il suo. Partita decisamente alla Icardi: problemi di gioco legati alle difficoltà nerazzurre, pochi palloni a disposizione. Il capitano nerazzurro, però, ha fatto il suo. L’unico pallone trasformabile in gol, di fatto, lo ha messo alle spalle di Sportiello, con un destro subito dopo la parata dell’estremo difensore viola sulla stessa conclusione di testa dell’argentino. Il numero 9 ha rischiato di far vincere immeritatamente una partita alla sua squadra.
Non solo: ha anche avuto la possibilità di chiuderla. Non quando Cancelo si addormenta e lo serve in posizione di fuorigioco e in evidente ritardo, ma quando, su contropiede innestato da Borja Valero, Icardi serve Candreva, appena entrato al posto dell’ex Valencia. Un filtrante perfetto, e un’altrettanta perfetta manovra di aggiramento dell’ex Lazio. E’ mancata la cosa più facile: la conclusione a porta vuota, seppur da posizione defilata. E così, Simeone ha chiuso le speranze di vittoria dell’Inter. Ma, stavolta, Icardi ha potuto farci poco o nulla, avendo fatto il suo. Probabilmente pecca ancora un po’ di movimento, ma le sue doti di cannoniere, e anche assistman quando serve, sono state confermate. Il digiuno di reti tra campionato e Coppa Italia non è colpa del singolo, ed in particolare dell’ex Sampdoria, ma di una difficoltà collettiva nel costruire gioco e, di conseguenza, occasioni da gol. Se arrivassero più palloni sui piedi e sulla testa del capitano nerazzurro, l’Inter non sarebbe (potenzialmente) quinta.
fonte foto: screenshot
This post was last modified on 5 Gennaio 2018 - 23:26