La prossima settimana è quella da dentro o fuori per Ramires. In caso il brasiliano non dovesse arrivare all’Inter, però, i nerazzurri dovranno studiare il piano B. E la soluzione è un ritorno dal passato: Mateo Kovacic.
KOVACIC, RITORNO ALL’INTER? SI PARTE DA UNA CENA
Come riporta Ttuttosport, infatti, i problemi legati a Ramires (e alla recente idea legata a Manuel Fernandes della Lokomotiv Mosca) non possono lasciare l’Inter impreparata. Servirà un centrocampista, e l’Inter prova allora a riavvicinarsi a Mateo Kovacic, che al Real Madrid sta giocando davvero poco. Finora, solo 14 presenze ed una sola da titolare. L’idea dei blancos è quella di dare il croato in prestito fino a fine stagione. Impossibile venderlo: Perez ha già rifiutato ottime offerte e non vuole svalutare un giocatore su cui ha investito molto. La trattativa è complicata, ma in caso di prestito l’Italia, e l’Inter, potrebbero essere una corsia preferenziale, vista l’esperienza che il classe ’94 ha già fatto in Serie A, e proprio in nerazzurro prima di trasferirsi in Spagna.
Ausilio sta lavorando sulla trattativa, perché, non potendo agire su Ramires, ormai questione interna di Suning e quindi legata ai Zhang e a Sabatini, ci sarà almeno bisogno di un piano B. Si parte da un mese e mezzo fa: una cena tra il direttore sportivo dell’Inter e Mamic, procuratore del giocatore, che darebbe nuova linfa al centrocampo nerazzurro, rinforzando una squadra che deve necessariamente andare in Champions. Come con Rafinha, è una questione tecnica, e Suning vuole avere la certezza di chiudere tra le prime quattro. Per farlo, la proprietà è perfino disposta ad accollarsi lo stipendio di Kovacic pur sapendo di perderlo a giugno. Intanto, però, si continua a lavorare per Ramires: M’Bia allo Jiangsu potrebbe sbloccare l’affare. L’Inter, però, non vuole farsi trovare impreparata.
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