Inter Roma finisce 1-1 e, per quello che stava maturando, va anche bene. I nerazzurri restano davanti negli scontri diretti. Il match di San Siro, però, ha confermato le incertezze nerazzurre.
Partiamo dalle note positive: l’1-1 evita il ko, e l’Inter conserva tre punti di vantaggio sui giallorossi. Che, se dovessero battere la Lazio, agguanterebbero i nerazzurri a quota 43. C’è un dato importante, che potrebbe anche essere decisivo a fine stagione: la squadra di Spalletti è in vantaggio nei confronti diretti. Di positivo c’è anche che, ai punti, l’Inter avrebbe meritato anche di vincere, merito di una ritrovata offensività (se la Roma pareggia è quasi solo merito di Alisson) e capacità maggiore di creare occasioni davanti al portiere. Molto meglio rispetto alla Lazio, segno che la sosta serviva come il pane. Così, l’1-1 sta addirittura stretto, e a tratti brucia, perché la vittoria avrebbe portato la squadra di Di Francesco a -6.
E qui iniziano le note negative: l’Inter non ha ammazzato il suo campionato. Poteva mettere un pesante macigno sul quarto posto (certo, manca ancora tutto un girone di ritorno), spedendo una rivale lontana dal quarto posto. L’altro problema riguarda alcuni giocatori, palesemente ormai non più da Inter. Davide Santon ha replicato gli errori con Udinese e Fiorentina, segno che la gente che prende in giro Nagatomo dovrebbe quasi rivedere le gerarchie. L’errore su El Shaarawy rischiava di buttare la stagione dell’Inter. Il terzino ringraziasse Vecino. Ma non è che Gagliardini e Borja Valero, in fondo, abbiano fatto tanto meglio.
E qui veniamo ad un’altra nota, di natura agrodolce. Ormai è chiaro: questa squadra, nonostante Ausilio abbia detto “Potremmo anche essere a posto così”, tutto è fuorché a posto. Perché alcuni titolari non sono al livello, ma le riserve ancora meno. Eder ha dato segni di risveglio, ma ha avuto la palla del pareggio più volte e, nel recupero, anche quella della vittoria. L’unica gioia arriva da Brozovic, finalmente decisivo con l’assist per Vecino. Infine, il disastro: Dalbert. E’ entrato riuscendo a fare peggio di Santon, fortunatamente non entrando nel tabellino assistman come l’ex Newcastle. Ma i bonus stanno iniziando a finire, e la pazienza pure.