Intertag è la rubrica che vi racconta tutte le reazioni social dei tifosi interisti raccolte durante il match dei nerazzurri. Leggiamo oggi i migliori commenti della sfida contro il Crotone, quarto 1-1 consecutivo dei ragazzi di Luciano Spalletti.
INTERTAG – PREPARTITA
Passa dal Crotone di Zenga la corsa ai tre punti dell’Inter. La banda Spalletti, a calciomercato concluso, deve necessariamente portare a casa la vittoria per cercare di tenere a debita distanza la Roma e perchè no avvicinare la Lazio ed il suo terzo posto. Non c’è Icardi tra i nerazzurri: un forfait che si unisce ai tanti mugugni contro la società. Ma nonostante tutto, i numeri sono da record anche in questo sabato invernale. E a qualcuno è anche scesa più di una lacrimuccia.
PRIMO TEMPO: LA SBLOCCA EDER
L’Inter scende in campo con il piglio giusto, ma salvo una sfuriata iniziale comincia a cedere campo agli avversari. Lo spunto più importante dei primi 45 minuti porta la firma di Eder, bravo a sfruttare l’assist di Perisic e a depositare di testa, con deviazione vincente dell’ex Faraoni, il gol dell’uno a zero. I nerazzurri passano in vantaggio così al minuto 23 e mantengono il risultato fino all’intervallo, con gli avversari però ancora in partita.
1-1 FINALE: DILAGA L’IRONIA
Allo scoccare dell’ora di gioco, la zampata di Barberis regala il pareggio al Crotone. Torna dunque l’equilibrio a San Siro, almeno nel punteggio, mentre l’Inter si getta a capofitto in avanti. Inconcludente e spesso troppo spenta, la Beneamata non trova la rete del nuovo vantaggio e dopo 4′ di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro: quarto 1-1 consecutivo dei nerazzurri. E sul web, insieme all’amarezza dilaga anche l’ironia dei tifosi.
INTERTAG – POST-PARTITA: DOLCI RICORDI
Ritorno a San Siro, questa volta da avversario, per Walter Zenga. L’allenatore del Crotone raccoglie l’omaggio dei tifosi nerazzurri ed applaude al loro incitamento, togliendosi più di una soddisfazione da interista vero. Anche il web celebra l’Uomo Ragno con numerosi tweet nostalgici. Per voi ne abbiamo scelti due, quelli più emblematici.