L’1-1 con il Crotone è il nono risultato consecutivo senza vittorie per l’Inter. E’ il classico crollo invernale, che ha caratterizzato anche altri allenatori della storia recente nerazzurra. Purtroppo, anche in questo caso Spalletti non è stato da meno.
SPALLETTI COME MANCINI, STRAMACCIONI E PIOLI
Guardando alle ultime annate nerazzurre, infatti, non si può non notare un percorso comune. La dinamica, De Boer a parte, è sempre la stessa: partenza a razzo, facile entusiasmo, debacle totale al primo risultato negativo. Così è da 6 anni, e così è stato anche in questa occasione. Partendo dal 2012/2013, quando Andrea Stramaccioni vinse allo Juventus Stadium 1-3 portandosi a -1 dai bianconeri in zona scudetto, fino al 2015/2016, con l’Inter prima per 17 partite e poi finita quarta. Il copione non cambia: l’inizio fa sognare i tifosi nerazzurri, costretti a ricredersi dopo il giro di boa. L’ex allenatore delle giovanili finì addirittura nono, il Mancio-bis si concluse con un quarto posto che, ad oggi, sarebbe oro, ma che due anni fa non garantiva la Champions League. La situazione non cambia se si considera i subentrati. Pioli, lo scorso anno arrivato al posto di De Boer, ottenne un filotto di vittorie consecutive che fecero credere nel terzo posto, ma tra marzo e aprile l’Inter buttò nuovamente tutto. Così come con Ranieri nel 2011/2012.
UN FILM TRITO E RITRITO
Questa sembra la conclusione naturale a cui sembra avviarsi anche questo 2017/2018. Luciano Spalletti, preso in giro sul mercato e con una rosa ben altro che “difficilmente migliorabile”, non sa più dove sbattere la testa. L’Inter, Icardi o Eder, Rafinha o non Rafinha, non ha soluzioni. Il gioco non esiste, ieri è stata sbloccata grazie ad un calcio da fermo e, alla prima occasione, incassa. La reazione non si concretizza, mancano gli uomini e, va detto, lo stesso tecnico di Certaldo è stato protagonista di qualche scivolone, come la discutibile scelta di mettere Cancelo a sinistra a Ferrara con la SPAL, per poi metterlo in panchina nel match con il Crotone. Sembra già tutto apparecchiato per l’ennesimo tracollo e fallimento nerazzurro. Come evitarlo?
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