Spalletti: “Le mie parole al Corriere? Non mi sembra di aver detto nulla di strano. Sul mercato…”

Luciano Spalletti risponde subito alla questione legata alle sue parole riportate oggi dal Corriere della Sera e dette ad alcuni tifosi dopo la sfida casalinga con la Roma (LEGGI QUI). Ecco le parole del tecnico ai microfoni di Premium Sport.

LE PAROLE DI SPALLETTI

Queste le sue dichiarazioni dopo la sfida di Youth League a San Siro della Primavera: “Quando mi fermano i tifosi, se vengono con un modo corretto  mi fermo a parlare. Qualche volta si parla anche di qualcosa. In questo caso qui, dopo quella partita ho trovato tifosi della Roma fuori dalla rampa che mi hanno aspettato. Poi dei tifosi al ristorante che mi hanno aspettato fuori dopo la cena. Abbiamo fatto delle foto e abbiamo parlato come ho parlato fuori dalla rampa e come ho parlato davanti casa. C’erano molti romanisti in giro per la città, di conseguenza a me sembra di non aver detto nulla di particolare”.

NESSUNA POLEMICA

Il mister spegne subito la polemica: “Bisognerebbe andare di più nello specifico e avere la possibilità di valutazione e avere il peso delle parole, perché poi per quello che ho letto velocemente mi sembra che gli argomenti siano sempre gli stessi, di quelli che trattiamo poi in conferenza stampa. Se uno vuole trattare in maniera più approfondita questi argomenti se ne può parlare, altrimenti pare ci sia soltanto la voglia di attaccare”. 

SUL MERCATO

Poi un riferimento al mercato: “Detta così quella di Suning potrebbe essere anche il fatto che noi abbiamo degli obblighi, dei riferimenti, dei paletti a cui attenersi. Io ho sempre detto questa cosa qui.  Se poi c’è la volontà ad attaccare me e a far del male a me da parte del Corriere della Sera ne prendo atto, ma mettere un virgolettato su presunte cose che avrei detto fuori da un ristorante diventa poi una cosa pericolosa per tutti perché vuol dire che vale tutto. Poi c’è un contesto ufficiale  dove si misurano le parole, c’è un contesto dove ci sono delle persone in amicizia dove non ci si sta attenti al termine. Io se dovessi dire di preciso quello che ho detto mi diventa difficile ricordarlo. Questa cosa mi sembra un po’ strana, il Corriere della Sera è un giornale di Milano, ha tutti i professionisti che sono con noi e che vengono in conferenza stampa. Io questo giornalista di Torino non lo conosco. Fa un articolo così. Rimango un po’ sorpreso, ma ne prendo atto sul fatto che c’è un voler far male e poi si va avanti lo stesso”. 

Il tecnico passa poi ad affrontare il momento difficile dei nerazzurri: “Per me quello che è importante è questo momento qui che stiamo attraversando. Quando uno ti dice che l’Inter attuale non va bene e che devi per forza trovare la soluzione ha ragione. Noi dobbiamo renderci conto di quello che è il lavoro che dobbiamo sviluppare. In questo momento qui ne dobbiamo sviluppare di più di lavoro. C’è da rimettere a posto questa situazione. Ambiente depresso e società che non vogliono investire? Si è già detto sulla società. Ambiente depresso può essere vicino al fatto che a volte si ha il timore che ci risucceda quello che abbiamo vissuto negli anni precedenti e che non si riesca a sostenere questa tensione o questo timore”. 

SULLA PRIMAVERA

In chiusura, un commento sul bel successo della Primavera: “Da fuori sono stati bravissimi: la partita si era incasinata, è subentrata la tensione di non farcela e hanno fatto errori banali per la loro qualità. Hanno avuto una reazione forte, importante: hanno insistito fino all’ultimo rischiando qualcosa e alla fine l’hanno portata a casa con grande carattere. Complimenti all’allenatore, ai calciatori. Mi permetto di citare Emmers, lo alleno spesso e anche oggi ha fatto una buona partita. Il recupero di Zappa è stato fondamentale: gli altri si erano fermati, nessuno ci credeva più e lui è partito dieci metri in ritardo ed è arrivato a liberare quella palla che sarebbe stata la palla della sconfitta“.

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