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Il Fenomeno Ronaldo ha rilasciato oggi una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “Bisogna essere dentro le cose per valutare, ma a vedere il campionato da fuori sembrava davvero l’anno giusto per tornare almeno in Champions. I tifosi per un po’ si sono divertiti e io ero supercontento di come andavano le cose”.
Sembrava l’anno giusto vuol dire che non lo è già più?
“Non scherziamo: rispetto agli anni passati l’Inter è migliorata e migliorerà ancora, dunque deve, dico deve, fare di tutto per tornare in Champions. Manca da troppo tempo ed è un passo necessario per rilanciarsi. In Italia e soprattutto in Europa. Necessario quest’anno, se possibile: rinviare ancora sarebbe una brutta frenata. Ma la classifica e la logica dicono che c’è tempo: la stagione è ancora lunga”.
Chi meglio di lei può parlare di un centravanti dell’Inter, Icardi, che piace al Real Madrid?
Si aspettava di più da Spalletti?
“Non si può ogni volta, ogni anno, mettere in discussione tutto: i giocatori, l’allenatore. Ad un progetto bisogna credere, bisogna dargli il tempo di funzionare. Quello che l’Inter ha fatto nei primi due mesi non poteva essere casuale: dicevano tutti che il miglior acquisto dell’Inter era stato Spalletti, no? Piuttosto, sono d’accordo con quello che ha detto il “mio” presidente Moratti: se è bravo come sicuramente è, adesso sta anzitutto a lui trovare la chiave per riportare certi giocatori – senza far nomi – a certi rendimenti, che di sicuro non sono più gli stessi. Anche cambiando qualcosa, se necessario”.
A proposito di acquisti, e di Moratti: deluso dalla gestione Suning?
“Il discorso fair play finanziario è molto delicato e il calcio senza regole morirebbe. Però, se il progetto di ripartenza dell’Inter doveva passare da un risanamento con limiti molto rigidi, forse era necessario spiegarlo con più chiarezza. Senza illudere i tifosi”.
A proposito di allenatori con i quali si è allenato, e che dunque conosce bene: come vede Di Biagio «traghettatore» della Nazionale?
Si diverte ancora a vedere il calcio italiano?
“Napoli-Juve di oggi è un po’ come Real-Barcellona dei miei ultimi anni nella Liga: un duello qualche gradino sopra le altre. Al Napoli ho visto giocare un calcio molto affascinante, la Juve ti schiaccia con la forza mentale, con la varietà di soluzioni. Non so come finirà, so come spero che finisca”.
Lo diciamo?
This post was last modified on 8 Febbraio 2018 - 11:07 11:07