E’ già tempo di derby. Domenica va in scena Milan-Inter, la stracittadina che può risvegliare i nerazzurri o gettarli all’inferno. Gara al cardiopalma, tipica di gladiatori come Marco Materazzi. L’ex difensore nerazzurro ha parlato della grande sfida a La Repubblica, e noi di SpazioInter vi proponiamo le sue parole.
MATERAZZI: “VALGONO GLI STIMOLI”
“Favoriti loro? Meglio. Valgono gli stimoli, non chi è più sereno. L’Inter deve giocarlo con fiducia, senza pensare al prima. Deve aggredire la partita. Il crollo? Non me lo spiego. Contro il Chievo sembravano di un altro campionato, poi il buio. Giocare a San Siro è un premio, se sei lì è perché l’hai meritato e devi sentirne l’orgoglio. Beati loro che hanno sempre 60mila spettatori: noi pure quando vincevamo tutto nel mondo, ne avevamo molti di meno“. Introduce così la stracittadina Marco Materazzi, commentando anche il lavoro di Spalletti: “Sono un suo estimatore da sempre. E’ una persona intelligente quindi fa autocritica, non a caso ha ammesso le sue colpe. Come quando si prende gol è colpa di tutti, quando non si vince non può essere colpa solo di Icardi, di Perisic o di Ranocchia“.
GLI ALLENATORI PER MATRIX
Diversi gli allenatori nell’occhio del ciclone Materazzi, da Conte al Real Madrid: “Tanto di cappello per Zidane. Ha creato un Real superbo e ha un’empatia incredibile con i giocatori. Nella finale di Cardiff contro la Juve ho tifato per lui. E quando vorrà, per una stretta di mano ci sono sempre. Conte? L’ho incontrato nella finale di Fa Cup dello scorso anno perchè ho un figlio tifoso del Chelsea. E’ stato di una gentilezza fuori dal comune. Mio figlio mi ha chiesto come mai tutto ciò se avevamo litigato, ma ora siamo adulti. Quello che accadde in campo non è uscito da lì. E’ intelligente: quando litiga con Mourinho mi diverto e sto dalla parte di José, ma Antonio merita rispetto”.
GATTUSO E LA CHAMPIONS
“Europa? Devono farcela e basta, per quanto fatto all’andata e per il loro valore che non è così inferiore a Lazio e Roma, dove non è che ci siano tutti questi ex vincitori di scudetti e coppe. Juventus e Napoli non le prendi più. Credo che l’attacco atomico della Lazio non ce l’ha nessuno: Felipe Anderson è uno dei miei preferiti, Luis Alberto sembra vada pianissimo invece non gliela togli mai, Immobile invece segna sempre”. Complimenti ai biancocelesti da parte di Materazzi che, in chiusura, parla di Gattuso: “Hanno un allenatore che corre con loro, quindi sono già in 12: ha enormi meriti. Nessuno al mondo, a parte Fassone e Mirabelli, gli avrebbe dato questa opportunità. Lui l’ha fortemente voluta e in pochi ci credevamo, soprattutto dopo diversi anni da allenatore a prendere bastonate a destra e a sinistra. Solo un matto come lui poteva rimanere a Pisa dopo la promozione in B, con una piazza eccellente ed una situazione societaria che era quella che era. È retrocesso ma è rimasto in piedi. Anche io pensavo che ripartisse troppo dal basso prendendo la Primavera del Milan, invece ha avuto ragione”. Queste le dichiarazioni di Marco Materazzi: per l’ex difensore il derby è già iniziato.
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