Inter-Chievo 5-0, Sampdoria-Inter 0-5. Tripletta di Perisic, poker di Icardi. Prestazione straripante e a tratti ai limiti della perfezione. Negare che le analogie fra la partita di ieri a quella contro i clivensi di inizio dicembre sarebbe quasi ingenuo. Ed è forse questo il problema: cosa deriverà dalla migliore partita della stagione al pari di quella che ha avviato la crisi nerazzurra (si spera passata) del 2017/18?
Sicuramente rispetto alla prima partita citata sono cambiate tante cose: in primis sono stati inseriti nell’undici titolare giocatori che si stanno rivelando decisivi in questa possibile fase di svolta: Cancelo e Rafinha in primis. Nella formazione che Spalletti ha inquadrato nelle ultime due settimane ci sono quelle caratteristiche che si chiedono a una squadra potenzialmente di qualità. Con tutto il rispetto per i vari Santon, Dalbert e l’ormai ex Nagatomo, Joao Cancelo rappresenta nel migliore dei modi l’idea di terzino in un top club: difende (cosa che ha imparato proprio a Milano), attacca, crossa e gioca con la spavalderia, magari a volte eccessiva, che deve avere chi è fiero di giocare in una squadra come l’Inter. Con tutto il rispetto per Vecino e Borja Valero, in una squadra che punti alla Champions League giocatori come gli ex viola devono essere i classici “uomini da sostituzione” cioè quelli che devono poter entrare a gara in corso oppure sostituire gli eventuali titolari in qualche occasione.
Dovrà cambiare in primis il modo di gestire questa rotonda vittoria: umiltà, piedi per terra e determinazione. Perché è chiaro a tutti (da sempre) che l’Inter possa sfiorare la vittoria in casa della Juventus ma al contempo sfiorare la sconfitta in casa contro il Benevento. Quindi occorre prendere tutta la positività di una prestazione confortante come quella di ieri ed evitare però di credere che tutti i problemi siano risolti: sarebbe un errore clamoroso e imperdonabile, soprattutto alla luce di tutte le difficoltà emerse fra le due manite di campionato. Spalletti adesso sa che ha un gruppo di nuovo coeso e in grado di far prendere i giri al motore, sa che giocatori come Brozovic e Gagliardini possono dare quello che forse nessuno ha dato fin qui in mediana da inizio stagione e sa soprattutto che con un gioco fluido e rapido si possono sfruttare al meglio le frecce offensive. Candreva è ancora a secco ma per la legge dei grandi numeri dovrebbe sbloccarsi presto, Perisic è tornato dopo tre mesi e mezzo a incidere su una partita e Icardi deve solo avere qualche mezzo pallone in area per tornare a fare sfracelli. Solo così si può sperare che un sospettoso déjà vu non materializzi nuovi fantasmi.
This post was last modified on 19 Marzo 2018 - 08:55