EDITORIALE – Non è una società per giovani promesse!

ATTENZIONE, non è quel che sembra! Non è un editoriale né contro Suning né contro la dirigenza: è una critica (oggettiva) all’ambiente nerazzurro che non riesce a tirar fuori giocatori pronti per la prima squadra. Tante domande attanagliano vari addetti ai lavori: “Perché i giovani dell’Inter non riescono a sfondare nel calcio? Perché, nonostante i tanti trofei conquistati dalla cantera nerazzurra, l’Inter non ha saputo costruire dei titolari (o almeno valide alternative) in questi anni? Proviamo a dare delle risposte!

PRIMAVERA INTER AL TOP, TANTI SUCCESSI MA ZERO INNESTI

A primo acchito sembrerebbe paradossale criticare il settore giovanile nerazzurro. Infatti, ieri pomeriggio l’Inter di Vecchi ha compiuto un altro passo in avanti nella Viareggio Cup: semifinale conquistata al termine di 90 minuti complicati contro il Genoa. Un altro step e sarà l’ennesima finale per Stefano Vecchi ed una cantera nerazzurra che si dimostra sempre più al top.

Purtroppo c’è un MA, un grandissimo MA: che fine hanno fatto le giovani promesse protagoniste dei successi nerazzurri? Che fine hanno fatto i Bonazzoli, i Della Giovanna, i Baldini e tanti altri che hanno contribuito a vincere tutto sotto la guida attenta di Stefano Vecchi? Perché sono stati incapaci di fare il salto di qualità in prima squadra?

L’ambiente nerazzurro è il problema principale: difficilmente i giovani si sono subito imposti tra i titolari (i più recenti son stati Balotelli e Santon) soprattutto perché San Siro non riesce ad aspettare la crescita di un giovane calciatore. (ultimo caso eclatante? Coutinho). Inoltre, c’è tanta differenza tra la prima squadra e quelle Primavera. Qualcuno storcerà il naso probabilmente pensando a cosa accade ai cugini del Milan.

PRIMAVERA INTER VS MILAN – CUTRONE E DONNARUMMA: TUTTA FORTUNA?

Beh probabilmente il Milan ha avuto la bravura (o fortuna) di scommettere sui giovani rossoneri. Donnarumma, Calabria e ultimamente Cutrone sono casi eclatanti di un Milan che è riuscito a costruire dei prospetti interessanti. Ma la domanda è pure questa: il Milan non vince dai tempi di Inzaghi e bazzica intorno alla zona play-off e non vince uno scudetto da 53 anni. Meno pressioni dalla tifoseria? Può darsi, ma anche tanta fortuna di trovare la promessa giusta al momento giusto (vero Mihajlovic?).

Il prossimo obiettivo di Samaden sarà quello di riuscire a costruire un giocatore (o più) da poter schierare continuamente in prima squadra: tanti giovani interessanti (in primis Vanheusden ed Emmers) su cui scommettere. Si ha sempre la sensazione che buttarli nella mischia possa bruciarli: meglio tentare la fortuna perché magari ti ritrovi il campione del futuro direttamente a casa e a costo zero.

Ben vengano le tantissime vittorie nel settore giovanile, ma si cerchi di trovare una soluzione per far sì che queste giovani promesse non si perdano in squadre di Serie B o categorie inferiori. Una mano definitiva potrebbe arrivare dalla federazione con l’istituzione delle cosiddette squadre B che potrebbero rendere maggiormente competitivo il livello dei giovani nerazzurri. In ogni caso testa al Parma perché c’è una finale da conquistare. Un plauso, infine, a Stefano Vecchi che, nonostante le numerose assenze nella Viareggio Cup, continua a dimostrare di essere uno dei migliori tecnici in circolazione. Forza Ragazzi, continuate così! AMALA

 

 

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