Inter che si avvia al rush finale di campionato in uno stato abbastanza difficile da interpretare. I nerazzurri infatti, dopo una crisi lunga due mesi, hanno rialzato la testa nelle ultime uscite, reazione culminata con la goleada di Marassi. Ora però il gioco si fa duro per la corsa Champions. La banda spallettiana sarà abbastanza dura da giocare?
IL GIOCO SI FA DURO, COSA ABBIAMO INTENZIONE DI FARE?
Inter ora servono gli attributi. I nerazzurri dovranno dimostrare nelle prossime gare, Derby compreso, non solo di essere completamente guariti, ma anche e soprattutto di meritarsi la qualificazione alla Champions League. I discorsi ora valgono zero, i buoni propositi anche. Bisogna solo sputare sangue da qui a maggio, sperando sia sufficiente per tornare nell’Europa che conta.
L’impresa, anche se calendario alla mano non pare affatto impossibile, non sarà facile. Lazio e Roma infatti non staranno di certo a guardare, dato anche il ghiotto bonus in denaro in palio. Ora starà a Spalletti dare ai suoi la scossa necessaria per ignorare il turbine nato attorno a Suning negli ultimi giorni dopo l’addio di Sabatini.
L‘Inter ha spesso dimostrato di soffrire immensamente le scorpacciate di goal e le soste per le nazionali. Come ha dichiarato lo stesso Luciano, spesso a fare troppi complimenti ci si siede troppo. Meglio una tirata d’orecchie anche quando non strettamente necessaria, per tenere tutti sulla corda. Anche perché i precedenti non sono esaltanti.
BASTA CROLLI DA TROPPA EUFORIA
Lo scorso anno, dopo il roboante 7 a 1 rifilato all’Atalanta del “vedovo inconsolabile” Gasperini, l’Inter di Pioli crollo letteralmente, salutando il sogno Champions. E anche in questa stagione, dopo lo spettacolare 5 a 0 contro il Chievo, sono iniziate a intravedersi le prime magagne. Insomma, questa Inter soffre di vertigini da troppo entusiasmo. Quando è galvanizzata e osannata sembra perdere la tramontana, ritrovandosi incapace di continuare sulla retta via. Si “ubriaca” troppo facilmente insomma.
Ecco perché la partita di Verona contro l’Hellas sarà importantissima. Una tappa fondamentale per la volata Champions, la prova del nove che non ti aspetti. In primis per confermarsi e tenere a bada le rivali, in secondo luogo per arrivare al Derby con i cugini, impegnati con la Juventus, a debita distanza. Giocare forti di un vantaggio psicologico e numerico, sarebbe un eccitante non indifferente.
Insomma è il momento di dimostrare chi si è veramente. Cosa si vuole diventare da grandi. Il limbo ormai è insostenibile per i tifosi, il purgatorio è stato già abbastanza lungo e stressante. Bisogna tirare fuori le zanne, per tornare a fischiettare la musichetta della Coppa dalle Grandi Orecchie. Perché siamo tutti stufi di passare il mercoledì a guardare o gufare, dipende dai casi, gli altri. Il gioco si fa duro, noi che abbiamo intenzione di fare?