Quanta invidia. Quella sana, spassionata, da pensarci su e restare a guardare. A 24 ore dall’impresa giallorossa contro il Barcellona, restano impressi i se ed i ma sul percorso europeo dei nerazzurri. Da ciò che sarà a quello che poteva essere in passato.
La Roma di Di Francesco ha messo in campo tutto l’orgoglio della sua gente e dei suoi colori, conquistando così la notte più bella della sua storia recente. Da questi momenti e dagli ultimi istanti del match nasce la nostra invidia che deve essere allo stesso tempo rimorso, rimpianto e consapevolezza Perché l’Inter non ha nulla in meno rispetto ai giallorossi di oggi, sia a livello di rosa che di società. Lo dimostra la classifica, che ci vede distanti per questione di millimetri. Sono le notti come quelle dell’Olimpico che mancano maggiormente ai nostri colori. Serate di lotta e palpitazioni col vestito elegante, quello europeo. Quello delle notti più belle.
Basta rifondazioni, stop ai nuovi inizi. Più che di un futuro radioso, l’Inter ha bisogno di un presente che le sorrida. E le gioie quotidiane si costruiscono anche così, con delle imprese storiche che, da spettatore non pagante, ti lasciano riflettere davanti allo scoccare dei secondi. Dal Barcellona al Camp Nou, con Mariga a spazzare lontano e tutti i nerazzurri uniti a Sua difesa. La mancanza di queste notti magiche si fa sentire sempre di più, ed è arrivato il momento di viverle di nuovo. Ripartiamo dai nostri campioni, a caccia di un quarto posto che può farci solo che bene.
Skriniar, Cancelo, Rafinha, Icardi. Un poker di nomi che, insieme ad Handanovic, oggi costituisce l’ossatura più forte del gruppo nerazzurro. Un foglio bianco tra le mani di Luciano Spalletti, il quale dovrà disegnare la storia più bella partendo da questi quattro punti cardine per l’ingresso in Champions League dalla porta principale. Vietato sbagliare, ancora una volta, ma adesso più che mai. Le finali di oggi sono le notti indimenticabili di domani.
This post was last modified on 11 Aprile 2018 - 19:02