Il 20 aprile 2010, esattamente otto anni fa, si giocava Inter Barcellona. I nerazzurri volarono a Madrid anche grazie al 3-1 di San Siro. Otto anni dopo, ci ritroviamo a parlare di qualcosa di diametralmente opposto sotto ogni punto di vista.
20 APRILE 2018: INTER BARCELLONA E’ SOLO UN LONTANO RICORDO
Sembra ormai passata una vita da quell’incredibile notte. Il tempo, poi, si dilata se si pensa a quanto siano cambiate le cose dal 20 aprile 2010. I nerazzurri, all’epoca, dominavano in Italia, e cercavano di costruire una forte reputazione internazionale. La semifinale con Messi, Iniesta, Ibrahimovic, Pique e compagni letteralmente annullati aveva fatto capire a tutta Europa chi era l’Inter. Il resto, con il ritorno al Camp Nou e la finale di Madrid, è storia arcinota. Otto anni, però, ora sembrano 80, soprattutto per com’è la squadra nerazzurra ora. All’epoca, la Champions era un sogno, a tratti anche un’ossessione, come invece negava il divino Josè Mourinho.
Questo, però, ora ha un significato totalmente diverso: il problema, allora, era vincerla. Oggi, invece, è diventato accedervi. In campionato, l’Inter soffre, e tanto: non trova la qualificazione alla Champions dal 2011, secondo posto nella Serie A, con lo scudetto al Milan. Fu l’inizio della fine. Ad oggi, l’Inter deve sperare di non affrontare un’ulteriore anno zero dopo un’altra stagione che, finisse proprio il 20 aprile 2018, sarebbe ancora fallimentare. Il futuro è incerto, sia in campo che fuori. Il parziale immobilismo di Suning e le prestazioni altalenanti in Serie A fanno pensare che non si sa dove andrà a finire la squadra di Spalletti, anche lui incerto sul futuro. Ad impietosire, e a riassumere la situazione, è la differenza tra il ranking del 2010 al 2018: l’Inter era settima otto anni fa, ora è 83esima. La speranza è di invertire la tendenza a breve, per poter riguardare a quelle immagini il 20 aprile 2026 senza pensare a tempi troppo lontani.