Marco Materazzi ha parlato al Corriere dello Sport della super sfida di sabato sera tra Inter e Juventus. Tra sogni Champions e scudetti che rischiano di sfuggire, un’occasione che non bisogna lasciarsi sfuggire.
MATERAZZI: “PRENDERSI LA CHAMPIONS E FAR PERDERE LO SCUDETTO ALLA JUVE”
«Una grande partita che ogni interista vorrebbe giocare. In campo o… sugli spalti. Io sarò in tribuna a fare il tifo».
«Essere protagonisti in un match del genere non ha prezzo perché quando in palio ci sono la possibilità di vincere lo scudetto e quella di qualificarsi alla Champions, le motivazioni sono mille. E’ tanto che l’Inter non aveva la chance di disputare una gara del genere».
«Dico “1”. L’Inter non può farsi sfuggire questa occasione per fare un passo importante verso il ritorno in Champions e per complicare tantissimo la corsa verso lo scudetto di una rivale storica come la Juve. Se loro non vincono a Milano rischiano di essere sorpassati e la goduria per gli interisti sarebbe doppia».
«Non li sbaglia, lo so bene. Loro saranno arrabbiatissimi e per questo ancora più pericolosi. San Siro però è casa nostra e a casa nostra la Juventus non deve vincere. Non battere i bianconeri vorrebbe dire complicare molto la rincorsa a uno dei primi quattro posti».
Buffon e compagni sono un po’ meno forti rispetto al passato?
All’Inter quanto manca per colmare il gap con Juve e Napoli?
«Si tratta di formazioni con percorsi differenti perché Allegri e Sarri lavorano con lo stesso gruppo da 3-4 anni, mentre Spalletti è arrivato in estate. E’ giusto dargli ancora un po’ di tempo: l’Inter la qualità ce l’ha, ma senza i soldi della Champions e con le limitazioni del Fair Play Finanziario non può permettersi di sbagliare niente sul mercato».
Con De Vrij Ausilio ha preso un altro… Materazzi?
«De Vrij è un fenomeno, un difensore da 6-7 gol a campionato che guida il reparto. E’ davvero un grande acquisto».
Qual è il confronto con la Juventus che lei ricorda con più piacere?
«La vittoria della Supercoppa italiana nel 2005 a Torino con la rete di Veron nei supplementari».
E quello più doloroso?
«Il 5 maggio… Lo so che di fronte non c’era la Juve, ma è come se ci fosse stata».
Ronaldo recentemente ha detto: “L’Inter combatteva contro un sistema corrotto”. D’accordo?
«Il 5 maggio Ronaldo era in campo e rispetto il suo pensiero che poi è lo stesso di tutti gli interisti. Piuttosto ci sono state altre dichiarazioni sulle quali vorrei dire qualcosa».
Quali?
«Quelle di Ceccarini riguardo a Juve-Inter del 1998. Io non c’ero ed ero un semplice tifoso, ma mi ricordo bene quello che è successo. Le sue parole mi hanno fatto pena o tenerezza perché tutto il mondo ha visto quello che è accaduto. Se dopo 20 anni è convinto che doveva ammonire Ronaldo per simulazione, davvero non so se sorridere o piangere. Ha sbagliato una volta e continua a sbagliare anche adesso».
Dopo la conquista della Champions a Madrid, si rimetterebbe la maglietta dedicata ai tifosi della Juve con su scritto: “Rivolete anche questa”?
«Sì perché se allo sport togliamo la goliardia, va via… il succo. Io mettevo tutti d’accordo: dalla mia parte c’erano solo gli interisti, contro di me gli altri».
L’Inter arriverà in Champions?
«Lo spero. Contro il Milan e il Torino ha fatto belle prestazioni, ma ha lasciato per strada almeno 3 punti. Speriamo che non siano decisivi».