Inter che si avvicina sempre di più al match più importante della stagione, non solo per l’orgoglio nerazzurro, ma per tutto il calcio italiano. Un risultato positivo dei ragazzi di Spalletti infatti, potrebbe decidere le sorti del campionato, strappandolo dopo un dominio di 6 stagioni dalle grinfie juventine. Il problema vero però è: come si batte la Juventus?
NIENTE ESPERIMENTI PERICOLOSI
Bella domanda. I bianconeri, pur se apparsi di recente piuttosto affannati e sulle gambe, restano la principale forza del campionato, uno dei top 5 club europei. Questa logorante stagione, che da cavalcata trionfale rischia di trasformarsi in un incubo, ha intaccato molte delle sicurezze dei campioni di Italia. La difesa non è più un fortino inespugnabile, Buffon in primis non sembra più un supereroe biblico incrociato fra Matusalemme e Superman. Barzagli e Chiellini sentono il peso degli anni, mentre Benatia sente quello delle gare che contano. Il centrocampo non inventa più come un tempo e anzi soffre terribilmente le formazioni che pressano con tenacia. E anche Dybala e Higuain di recente sembrano più “normali” e meno divini.
Insomma, se il castello deve cadere, questo è il momento più appropriato per usare l’ariete. Ma chi può essere il Cavallo di Troia, l’artefice della caduta? Difficile stabilirlo con certezza. Innanzitutto Spalletti deve sciogliere il nodo riguardante la difesa. Il meccanismo a 3 ha funzionato piuttosto male, sia a Bergamo che a Verona, senza garantire la sicurezza necessaria per affrontare una gara delicata come quella coi bianconeri. La difesa a 4 invece, rodata da mesi, è pur sempre la seconda meno battuta del campionato. Probabilissimo quindi che Lucianone non rischi e rimanga sul sentiero tracciato, senza perdersi in esperimenti inappropriati.
BROZO E RAFINHA LE CHIAVI TATTICHE
Perciò sembra naturale pensare che lo scontro si vincerà a centrocampo. Brozovic e Rafinha sono in stato di grazia, illuminati e illuminanti. A differenza dei colleghi bianconeri. Pjanic fatica a inventare, dato che i vari Khedira, Matuidi e Marchisio non riescono a respingere come si deve i rivali. Insomma il croato e il brasiliano rischiano veramente di essere la chiave tattica di tutto.
Brozo in versione mediano sembra rinato, un giocatore nuovo, mentre Rafinha sta dimostrando di essere il motore della squadra, il top player che mancava enormemente ai nerazzurri. Insieme possono creare la superiorità tecnica e fisica che potrebbe soverchiare le forze bianconere, ormai allo stremo. Non solo fisicamente parlando, le ultime batoste morali hanno lasciato una tacca pesante a livello psicologico e Spalletti lo sa.
Recuperare palla in mediana rapidamente, minerebbe pesantemente l’autocontrollo juventino, specie se poi si riuscisse ad attaccare il fondo con Cancelo e Perisic. Poi in mezzo si sa, a Maurito basta poco per fare male, specialmente alla Vecchia Signora. Viva il centrocampo quindi: lo storico anello debole nerazzurro rischia di essere la chiave del successo. La scintilla della “rivolta” contro i despota della Serie A.
Fonte immagine in evidenza: Fabrizio Andrea Bertani