Il top scorer nerazzurro è, ancora una volta, di fronte all’ennesimo esame della sua carriera da calciatore. Centottanta minuti per la caccia alla Champions League con la maglia nerazzurra e per il gradino più alto del podio dei cannonieri italiani. Due segni distintivi in vista del terzo, la scelta di Sampaoli, con lo sguardo verso Russia 2018.
INCROCI PERICOLOSI
Sabato sera la prima tappa verso l’Europa che conta. Inter-Sassuolo vale tre punti, come giusto che sia, ma con i probabili 70 mila ad incitare i protagonisti in campo, sembrerà di trovarsi di fronte ad una semifinale. Per arrivare all’appuntamento con la Lazio, però, sarà necessario tornare a casa con il massimo risultato. Per Mauro Icardi e per tutta l’Inter, contro i neroverdi, servirà la goleada. Per rendere più sottile il divario con i gol biancocelesti, in attesa dell’Olimpico, e per allontanare gli spettri dell’andata. Perchè si, quello del Mapei Stadium fu un vero e proprio incubo. Dalla sconfitta senza possibilità di rivalsa al fallimento di quella unica, grande occasione. Nell’antivigilia natalizia, Consigli ipnotizzò Maurito dagli undici metri, mandando così al diavolo ogni energia nervosa su cui fondare la rimonta. Ed oggi, col senno di poi, quel punto in più farebbe decisamente comodo.
IMMOBILE NEL MIRINO
Una goleada per tutta l’Inter, ma anche per se stesso. Perchè il titolo di capocannoniere sarebbe una grande soddisfazione ed il giusto riconoscimento per una stagione importante, a prescindere da come andrà la storia del quarto posto. Tre gol al Milan, due alla Roma, uno alla Juventus: il bomber nerazzurro ha sposato la sua Inter e l’ha trascinata perfino in testa, prendendosi gli applausi e versando lacrime. Le due facce del campionato di Maurito oggi parlano dell’ennesimo bivio, con un solo risultato su cui fiondarsi: l’Europa che conta. Lo sguardo, però, è rivolto soprattutto a Ciro Immobile, giudice della sua personalissima corsa: Champions e classifica cannonieri dipendono da lui. E con il ragazzone di Torre Annunziata fermo ai box per infortunio, l’occasione si fa ancora più ghiotta.
UN PODIO D’ORO
Con la Scarpa d’Oro che sembra ormai un miraggio, ciò che resta alla portata del bomber nerazzurro è il podio dei cannonieri più prolifici d’Europa. Lionel Messi si avvia alla vittoria con i suoi 33 centri, tallonato da Mohamed Salah con 31 ed in finale di Champions League con il suo Liverpool. E’ corsa a quattro invece per il gradino più basso del podio: Lewandowski ed Immobile con 29 centri, Icardi e Cavani con 28. Sembra, a meno di prestazioni clamorose – non che siano impossibili, visto il giocatore – fuori dai giochi Harry Kane, con 27 reti. Il terzo posto dietro il diez blaugrana e l’egiziano sarebbe un merito non da poco, che andrebbe ad impreziosire la sua già grande stagione. Il tutto, in vista di Russia 2018, quello che potrebbe essere davvero il Mondiale di Icardi.