Non di certo l’inizio di stagione che i tifosi nerazzurri si aspettavano: il Sassuolo si conferma bestia nera dell’Inter, con i neroverdi vittoriosi per 1 a 0 con un rigore quanto meno generoso realizzato dal solito Berardi, che quando vede Inter si trasforma.
Prestazione che definire sottotono è forse un eufemismo quella vista ieri al Mapei dalla squadra di Spalletti. Condizione fisica di buona parte dei nerazzurri a dir poco scadente, con le scelte del tecnico forse fin troppo cervellotiche. Perchè ieri anche Spalletti ha voluto strafare, inserendo Asamoah, che di professione fa il terzino, come esterno d’attacco e dando a Dalbert l’ennesima chance per dimostrare il suo valore. Missione miseramente fallita, con il brasiliano autore di 45 minuti da mani nei capelli: Berardi, che di certo non viene da una stagione esaltante, ha fatto il bello e il cattivo tempo da quella parte.
Un altro errore dell’allenatore di Certaldo è stato quello di affidare il centrocampo a due reduci dal Mondiale, Brozovic e Vecino, entrambi palesemente fuori forma e condizione. Forse era il caso di mettere Gagliardini, che almeno ha fatto tutta la preparazione fin dall’inizio dell’estate. Ha sbagliato formazione, il buon Luciano. Può capitare, tutti sbagliano. Anche i migliori. Ma adesso, soprattutto dopo che è arrivato il tanto agognato rinnovo di contratto, ci si aspetta di più anche da lui. L’Inter ora ha bisogno di certezze, si fa sul serio ed esperimenti stile Dalbert è fuori luogo farli.
Una bastonata che forse servirà a tutto l’ambiente nerazzurro a tornare con i piedi per terra. C’era chi addirittura deiniva l’Inter come possibile anti-Juve. Sono stati cambiati tanti elementi, la rosa è stata ampliata. Ma ci vorrà del tempo prima che si riesca a trovare la quadratura del cerchio. I segnali iniziali non sono incoraggianti, soprattutto per quanto non si è visto nei 90 minuti del Mapei Stadium. Bisognerà avere pazienza, senza creare troppi allarmismi fin da subito.
Se la prestazione messa in campo dai giocatori nerazzurri è stata opaca, non tanto meglio è andata all’arbitro Mariani, autore suo malgrado, di aver indirizzato la partita. Si sa come queste prime partite possano essere decise da un singolo episodio e le decisioni prese dal direttore di gare hanno di certo influenzato l’esito finale del match. Quella che è mancata è stata soprattutto uniformità del giudizio.
Perchè se viene fischiato un rigore come quello di Miranda su Di Francesco (che, seppur generoso, tutto sommato poteva anche starci, è stato ingenuo il brasiliano), è incomprensibile come non abbia potuto fischiare il fallo di Magnanelli su Asamoah. Le nuove regole del VAR obbligano l’utilizzo della moviola in campo solo per episodi chiari ed evidenti: quel fallo da rigore era eclatante, doveva almeno essere rivisto al VAR. Ma invece niente, Mariani ha preferito evitare, forse consigliato male dai suoi assistenti.
“L’Inter ha giocato male, non bisogna trovare alibi nel rigore non dato”, “Piuttosto che prendersela con l’arbitro, bisogna criticare Spalletti”: questo si è letto sui social l’indomani della sconfitta contro il Sassuolo. Che l’Inter abbia giocato in maniera pessima è sotto gli occhi di tutti. Come d’altronde sono stati chiari gli errori dell’arbitro. Quanto meno bizzarra la teoria secondo la quale se una squadra gioca male allora non merita di avere rigori anche quando ci sono.
Anche perchè, fischiato quel rigore, chissà come sarebbe potuta evolversi la partita. Magari ora saremmo qui a commentare tutt’altro match…
This post was last modified on 20 Agosto 2018 - 22:04