Domani sera contro il Torino ci sarà l’esordio casalingo dell’Inter davanti a oltre 60 mila spettatori attesi al Meazza. L’imperativo è far bene alla prima in casa e riscattare il brutto ko del Mapei Stadium: verso la sfida contro i granata, il tecnico Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa al Suning Training Centre.
LA CONFERENZA
I tifosi e non solo si chiedono come cambierà l’Inter rispetto all’esordio.
“Ci sono delle cose che si possono andare a prendere della partita per riconoscere quel che si è fatto bene e quel che si è fatto meno bene. Vanno confrontate con quel che si ha a disposizione. Siamo ancora convinti di aver fatto delle scelte giuste nella partita contro il Sassuolo, ma è chiaro che qualcosa non è andato bene e su questo possiamo mettere mano. Non so di preciso quelle che saranno le novità numericamente”.
Come sta Nainggolan? Si può considerare recuperato?
“E’ convocato ma dobbiamo stare attenti anche perché c’è la supervisione dello staff medico del dottor Volpi, che è di assoluta qualità, e ha una valutazione in base all’infortunio e al modo di allenarsi per arrivare alla partita. Dei rischi ci sono, valuteremo domani e poi durante la partita”.
Ci sono state subito polemiche arbitrali. Cosa pensa della Var e di un possibile rinnovamento del sistema?
“Rimango della stessa idea di sempre. Sono state apportate delle modifiche e tutto ciò che viene fatto è per avere una giustizia più obiettiva da parte di tutti. Si accettano le modifiche, bisogna conoscerle bene e comportarsi di conseguenza. Mi è un po’ dispiaciuto per la sanzione, che accetto allo stesso modo con grande rispetto ma ci sono rimasto male quando ho letto che avrei lanciato delle pesanti offese perché non è assolutamente vero. Magari anche su questo episodio ci sarebbe bisogno di rivedere la Var (sorride, ndr). Ho detto il mio punto di vista e probabilmente non è stato accettato. Mi è costato anche molto caro il punto di vista e anche più della sanzione perché c’è un regolamento interno per cui chi viene sanzionato paga un’ulteriore multa. Immaginate chi ha fatto quel regolamento…”.
Il difetto di non adeguarsi alla battaglia è un difetto che si può risolvere?
“Quel che mi è dispiaciuto è che abbiamo infastidito quel che è il sentimento degli interisti. Li abbiamo messi in imbarazzo, perché in questo svolgimento c’è mancato un po’ di quel ‘collaudato’, di quelle certezze che avevamo conosciuto e superato durante la lotta per il quarto posto dello scorso campionato. Anche il nuovo per funzionare bene deve appoggiarsi su delle certezze che vengono dallo scorso campionato, sennò diventa più complicato. Che si siano messe in discussione anche quelle cose che avevamo preso soprattutto nell’ultimo periodo del campionato passato ci imbarazza un po’ tutti, ma sono convinto della serietà e della disponibilità dei miei calciatori a riconoscere cosa dobbiamo fare. L’etica del modo di allenarsi e di comportarsi mette a posto tutto e questa settimana io quest’etica l’ho vista”.
Ha visto il Torino contro la Roma, come lo giudica e cosa si aspetta dalla sfida di domani?
“E’ semplice giudicarlo, ha quella tradizione di lottare su ogni pallone e gioca con il coltello tra i denti. Dobbiamo essere bravi ad avere una reazione corretta nel contesto della partita, portandoci dentro la personalità per cercare sempre la vittoria nel pulito e nello sporco, non rinunciare in nessun momento della partita a vincere e fare gol. E quando non si riesce con le nostre qualità dobbiamo andare oltre”.
La sconfitta del Mapei Stadium ha minato la sua idea e quella della squadra di quello che potete essere? Può essere un primo schiaffo per svegliarsi?
“La penso alla stessa maniera: siamo forti e abbiamo l’obbligo di fare un campionato importante. Non so se, come continuate a riportare, questo significa essere l’anti-Juve. Io intanto mi devo preoccupare di essere anti-Roma e anti-Napoli vista la differenza di punti dello scorso anno. Se poi il pensiero e le valutazione vanno fatte dopo ogni giornata è chiaro che noi ora siamo l’anti-nessuno perché la partita è stata quella, non ha minato niente ma bisogna fare meglio”.
A Dalbert sono state date diverse possibilità in estate. L’ha delusa? Ha perso posizioni nelle gerarchie?
“Ha fatto una partita come diversi calciatori. Non vedo perché addossare la responsabilità a lui. Può far meglio, come ha fatto vedere in pre-campionato. Anche qui si potrebbe lasciare un piccolo blocco appunti in cui si scrive qualcosa: Dalbert diventerà un grande calciatore. Deve fare quelle conoscenze e saper convivere con le tensioni del nostro calcio per trovare un equilibrio e riuscire a dimostrare sempre la sua qualità. Non ha perso nulla, lo conosco bene il calciatore. Non ci avessi creduto ne avrei chiesto la cessione e invece lo abbiamo tenuto e lo vogliamo usare”.
Icardi sta facendo uno sforzo per partecipare di più alla manovra. C’è il rischio che ciò condizioni le sue qualità sotto porta?
“No perché tutto quello che si fa lo si fa per portare beneficio all’Inter. Se fa gol è un beneficio per i risultati e la classifica finale. Lui è stato sempre un grande bomber e ha delle caratteristiche ben precise, che possono anche migliorare. Il fatto di venire qualche volta a dialogare, secondo noi e secondo lui, ha un valore di migliorare la difficoltà che si va a creare ai difensori avversari. Se si incontra un difensore si può chiedere se preferisce avere davanti un attaccante che sta sempre lì o uno che ogni tanto va via e non sai dove trovarlo? Sentirà le risposte. Potrebbe prendere in considerazione Ibrahimovic o Messi, o Cristiano Ronaldo, o ancora il ‘nostro’ Ronaldo. Facendo la somma dei difensori vedrà”.
Keita ha detto di essere pronto anche a giocare in difesa. Come ha visto i nuovi? Skriniar ha recuperato?
“A parte Nainggolan stanno tutti bene. Skriniar ha recuperato totalmente. Keita è chiaro che deve mettersi a disposizione come tutti. Bisogna andare poi a scegliere in maniera corretta, perché ci sarà bisogno di equilibrio. Il Torino farà la stessa gara che ha fatto contro la Roma. E’ stata una gara equilibrata ma il Torino ha fatto una partita corretta, in cui ha fatto vedere le qualità che ha, con queste continue ripartenze e i due attaccanti lasciati là senza partecipare troppo alla fase difensiva. Queste attenzioni sulle marcature preventive saranno obbligatorie, visto anche cosa è successo a Sassuolo”.