Quest’oggi, oltre a Luciano Spalletti, ha parlato anche Walter Mazzarri della sfida tra Inter e Torino. Una partita che per il tecnico livornese significa tornare in un ambiente che non lo ha mai particolarmente amato. Mazzarri è però concentrato sul suo Toro, sui suoi attuali giocatori e su quello che la sua squadra è in grado di poter dare.
MAZZARRI; “SE GIOCHIAMO COME CON LA ROMA NE PERDIAMO POCHE”
Queste le parole rilasciate ai vari cronisti presenti:
SULL’ESORDIO: “Dobbiamo ripartire come mentalità e organizzazione di gioco dal secondo tempo della sfida con la Roma, in cui abbiamo mantenuto contro una squadra molto forte una territorialità importante costruendo due occasioni molto importanti. Poi si può perdere per episodi, ma giocando così penso che ne perderemo poche”.
Su Inter-Torino: “Non solo Belotti contro Icardi. E’ una gara dai contenuti molto interessanti, sia per merito dell’Inter che del Torino. Io guardo sia alla prestazione che al risultato”.
Su Spalletti: “E’ un tecnico molto preparato, che allena una squadra molto forte. Noi l’abbiamo preparata al meglio per poterli mettere in difficoltà. Sulla stretta di mano dello scorso anno c’è poco da dire, c’è stata un’incomprensione ma alla fine s’è giocato, almeno dalla parte mia”.
Sull’assenza di Baselli: “Purtroppo Baselli è uno di quei giocatori importanti che stava bene e sicuramente ci mancherà”.
Su Zaza e Soriano: “Dai test si capisce che non hanno i novanta minuti, ma dovrò valutare per sostituire Baselli, qualcosa andrà fatto. E’ ovvio che in una settimana di lavoro non fai quanto riesci in un mese e mezzo. Domani farò delle valutazioni, scenderanno in campo in undici e probabilmente avrò almeno due cambi già decisi per la condizione atletica”.
Su Belotti: “Il vero Belotti è quello che ha cominciato la stagione quest’anno. Lo scorso anno, dopo tutti i problemi che ha avuto, non ha mai lavorato come quest’anno”.
Sulle parole di Mazzola: “Mi fanno piacere e lo ringrazio. Nella vita capitano situazioni più grandi di noi, tipo una società che cambia e segna un’epoca. Poi il tempo ha detto altre cose e sono state valutata in maniera diversa da come lo erano state a caldo”.
Oltre alle parole di circostanza, viene curioso chiedersi come l’ex Napoli sarà accolto dai nerazzurri. Indifferenza, fischi o qualche cenno di rispetto per quanto tentò di combinare in quel difficile anno e mezzo. Uno dei periodi meno entusiasmanti della globale e storica storia interista.