L’Inter ritorna in Champions League, ancora una volta contro il Barcellona. Nel 2010 andò decisamente bene ai colori nerazzurri, e a ripercorrere quell’avventura ci ha pensato Marco Materazzi in una sua intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. L’ex difensore interista ha parlato della sua squadra e di quella di oggi, agli ordini di Spalletti. Evidenziando differenze ed analogie.
MATERAZZI: “SERVE FOLLIA”
“A questa Inter serve un pizzico della nostra sana follia. Credo che Spalletti nei primi 12-12 ha uomini all’altezza del Barcellona. Noi buttammo fuori in semifinale quello dei marziani, un’altra cosa rispetto ad oggi. Andammo sotto 1-0 a San Siro all’andata, ma quel gruppo era disposto a tutto pur di vincere e lo dimostrò. Al ritorno invece, dopo il rosso a Thiago Motta, Mourinho cambiò la partita. “In allenamento si difende sempre 6 contro 4 o 7 contro 4, qui siamo in 10 contro 11, non possono mai farci gol”. Ed infatti ne fecero solo uno, con Piquè”. Inizia così l’intervista di Marco Materazzi, uno degli eroi del Triplete e sempre molto legato ai colori nerazzurri.
PARLA MATERAZZI: “INTER, CREDI NEI TUOI MEZZI”
“In partite del genere serve coscienza nei propri mezzi ed un pizzico di follia. Nel singolo match l’Inter può giocarsela. Il Tottenham ha cambiato poco, il Barcellona tanto ed ha anche Messi. Ma Spalletti ha Nainggolan: un trascinatore, un giocatore che sa trasmettere qualcosa alla squadra”. Marco Materazzi analizza l’approccio da mettere in campo in questa Champions League e parla dell’avvio dell’Inter in campionato: “Mancano i due punti contro il Toro: dopo un gran primo tempo non puoi non vincere. Lo standard di San Siro deve essere quello dei primi 45′, con quel pubblico lì è facile giocare. I tifosi interisti sono i meno esigenti d’Italia: trovatemi una tifoseria con quei numeri a prescindere dai risultati”.
TRA MODRIC E… DE VRIJ
“Lautaro ed Icardi insieme? Li vedremo, Spalletti li ha provati tutta l’estate. In generale, io uno come Mauro vorrei averlo sempre con me. Brozovic un regista di spessore? Con la Croazia Brozo gioca con Modric: sono comunque felice che un giocatore come Luka volesse venire all’Inter. Difesa a 3 o a 4? Rispondo con gli uomini: Skriniar deve giocare in ogni caso, mi ricorda Samuel, però va responsabilizzato in fase di costruzione. Ora non deve affermarsi, è un leader e deve anche saper rischiare. In chi mi rivedo? In De Vrij: anch’io mi trovavo meglio in un reparto a 3 e come me anche l’olandese è bravo ad impostare da dietro con i lanci”. Marco Materazzi analizza a pieno tattiche e schemi dell’Inter di oggi, dai protagonisti in campo alle scelte di Spalletti. Con un occhio anche alla Juventus.
“INTER COME LA JUVE? MANCA UNA SCINTILLA”
“Cosa manca all’Inter per essere all’altezza della Juventus? Sono passati otto anni dal 2010… dico che tra due anni ci saremo. Manca una scintilla, una vittoria che dia sicurezza, oltre a 2-3 acquisti top. Mourinho contro i bianconeri in Champions? Vorrei essere una mosca e trovarmi all’Old Trafford quel giorno: non so come finirà in quello stadio. Dicono che Josè sia in crisi, la verità è che eccetto De Gea, Lingard, Pogba e Lukaku non ha giocatori al livello dei top club, anche se lui in panchina ti fa sentire il migliore. Non si offendano gli juventini: tiferò Josè“. Chiude così la sua intervista Matrix, con un salto nel passato a contatto con lo Special One, tra gli artefici del sogno Triplete.