Massimo Moratti è stato oggi presente a “La Triennale” a margine dell’evento ‘Milano Calcio City’. L’ex presidente nerazzurro si è soffermato per rilasciare alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, fra ricordi ed aneddoti. Si parte dalla semifinale di ritorno in Champions League contro il Barcellona, con la stretta di mano post-esultanza all’allora presidente blaugrana Laporta: “L’aneddoto è chiaro. Avevo mio figlio li vicino, gli ho chiesto se aveva fischiato la fine e dopo che ho avuto la conferma ho urlato nei suoi confronti. Poi mi è venuto in mente che avevo al fianco il presidente del Barcellona, un amico ed una persona educata. Gli chiesi scusa”.
Gli ultimi risultati dell’Inter l’hanno rinfrancata?
“Si, siamo sulla strada giusta. Soprattutto dal punto di vista del carattere e della fiducia. I calciatori ci sono, la continuità è sempre la cosa principale. Sono tre partite che funziona bene e la squadra sembra sia uscita da un periodo difficile. Dobbiamo avere più speranze”.
Le sarebbe piaciuto il VAR alla sua epoca?
“A me non entusiasma troppo”.
Cosa può inventarsi Spalletti per risolvere i problemi in fase di costruzione in mezzo al campo?
“Non faccio l’allenatore, ha in mente diverse soluzioni ma ora c’è Brozovic che sta facendo bene. Per ora va bene così, nel caso manchi lui si devono trovare altre soluzioni”.
Per lei l’Inter è l’anti-Juve?
“Per il momento è il Napoli. L’Inter è partita con questa idea, ma poi bisogna vincere le partite per esserlo”.
Si può perdere lo scudetto con Ronaldo?
“Nel calcio può succedere di tutto”.
Secondo lei ci sono ancora possibilità di vedere Modric all’Inter?
“Non so niente di cosa sia successo, di quale siano le prospettive. Non posso dire niente”.
Berlusconi al Monza, lei?
“Quella dell’Inter è stata una cosa bella e importante. Ogni tanto viene qualche voglia di divertiti con qualcosa del genere, ma no. Il Monza ha una gran fortuna comunque. Io interessato al Bari? E’ stata una possibilità di poche ore”.
C’è qualcuno che la stimola come Hazard in passato?
“Ci sono un paio di giocatori giovani veramente forti. Non vedo abbastanza partite straniere per poter dare una risposta precisa”.