Due pedine fondamentali per l’Inter. Due giocatori che si sono imposti sin da subito nelle gerarchie di Spalletti. Kwadwo Asamoah e Stefan De Vrij, non solo sono stati scippati a due dirette concorrenti ma sono stati acquistati a parametro zero. Hanno raccolto l’eredità di gente come Cambiasso o Figo, rinforzando una difesa orfana di Joao Cancelo ed in attesa del pieno recupero di Vrsaljko.
Il progetto proposto da Ausilio è stato accolto con entusiasmo: la qualificazione in Champions League ai danni della Lazio è stata la ciliegina sulla torta. Asamoah garantisce esperienza, qualità tecnica e vittorie, tante vittorie. Stefan De Vrij è uno dei centrali più promettenti d’Europa e, con Skriniar, Miranda e Ranocchia, forma una batteria di difensori centrali abili in chiusura ed in fase di costruzione di gioco. “Due colpi a parametro zero che rinverdiscono una smarrita tradizione” sottolinea la Gazzetta dello Sport: gli illustri predecessori furono Cambiasso, Pandev e Luis Figo. Nelle scorse stagioni la tradizione è mutata negativamente: Vidic e Banega sono stati gli ultimi tentativi; il maestoso difensore centrale appesa le scarpe al chiodo la stagione successiva, mentre il trequartista argentino ritornerà al Siviglia esattamente 12 mesi dopo la firma in Corso Vittorio Emanuele.
Parametri zero o, come amano dire negli Stati Uniti, i free agent. Nel panorama americano è piuttosto frequente: giocatori delle massime categorie sportive cambiano spesso casacca una volta terminato il loro contratto –Chris Paul che passa dai Clippers ai Rockets di Mike D’Antoni- le nuove franchigie devono solo offrire un contratto nuovo che rientri nei limiti del salary cup per non incorrere in pesanti multe chiamata ‘Luxury Tax’. In Europa questo tipo di pratica è arrivata tardi: fu la ‘sentenza Bosman’ del 1995 che, oltre a eliminare i limiti per i giocatori stranieri comunitari, permetteva ai calciatori di liberarsi gratuitamente e firmare con una nuova squadra a fine contratto. Aaron Winter fu l’apripista nerazzurro nel 1996, poi fu la volta dei vari Okan, Emre, Davids e Mihajlovic. Fino ad arrivare ai colpi più recenti come Padelli, Castellazzi e Andreolli.
This post was last modified on 6 Ottobre 2018 - 12:01