Spalletti, alla vigilia dell’attesissimo Derby della Madonnina, ha parlato in conferenza stampa pre partita. Ecco le dichiarazioni del tecnico toscano.
CONFERENZA STAMPA SPALLETTI
“Secondo me il Derby vale molto più dei 3 punti, per ciò che ti produce nella testa. Anche dei tifosi. Noi questa settimana non abbiamo pensato al Barcellona o al campionato. Abbiamo pensato solo ed esclusivamente a questa partita. Ci abbiamo dedicato ogni istante di lavoro, di preparazione. Sapevamo sarebbe stata una stagione fitta di impegni, ma il Derby è una cosa a parte. Devi concentrarti solo su questo. Questa partita è il termometro più corretto per capire quanto siamo malati di Inter. Ti dà molto di più rispetto a un match normale. La cosa fondamentale è essere esigenti con noi stessi, chiedere a noi stessi grandi cose: qualità, intensità, carattere”.
“Se possiamo vincere se siamo al top? Io non rinuncio mai a chiedere il massimo ai miei giocatori. A questi livelli, se sei convinto di quello che fai, se ci metti il cuore, non puoi avere timori o paure. Noi ce lo vogliamo giocare a viso aperto questo Derby. Da quando sono qui ho capito una cosa: gli interisti dimenticano magari l’anniversario con la moglie o il marito, ma non dimenticano il risultato di un Derby. I contratti ti fanno stare all’Inter per un tot di anni, vincere queste partite ti fa entrare nella storia del club. Perciò è evidente che daremo tutto per regalare ai tifosi qualcosa di indimenticabile”.
“Vinciamo giocando male? Il fatto che i commenti che mi riguardano ci trovo molte cose da apprendere solitamente. Anche se a volte bisogna vedere di chi sono i commenti… Ormai abbiamo capito che anche fra di voi ci sono tifosi. E ovviamente commentate a seconda della squadra a cui tiene. Noi siamo cresciuti molto e abbiamo ampi margini di miglioramento. Se fino ad ora vinciamo giocando male. e possiamo migliorare ancora, io ne sono contento”.
“Se ho paura della sosta? Assolutamente no. Anche le altre squadre hanno avuto la sosta, anche Gattuso ha avuto tanti nazionali. C’è stato il tempo per riordinare le fatiche, per recuperare dagli infortuni. Noi siamo tutti a disposizione, perciò sono tranquillo”.
“Se sono orgoglioso di allenare l’Inter in questa fase di rinascita? Io è da quando sono qui che vado in giro a petto in fuori. Allenare questi colori è qualcosa di meraviglioso, vedere l’amore che la circonda… Certo che sono orgoglioso. I tifosi non sono solo la cornice del quadro… sono molto di più. Milano intera deve essere fiera del messaggio che partite come il Derby dà al mondo. Noi rappresentiamo la parte sportiva della città e quindi dobbiamo mostrare, sia in Italia che in Europa, che siamo il simbolo di una grandissima città”.
“Se siamo migliorati rispetto all’anno scorso, come il Milan? Prima di tutto io stimo moltissimo Gattuso, che è anche un amico, che è giovane e sta facendo benissimo. Uno dei tanti allenatori giovani che ci sono adesso in Italia e che avranno un grande futuro. Sicuramente per dare il massimo devi avere fiducia, far vedere ai giocatori che hai davanti che hai fiducia. La penso come lui. Siamo cresciuti per il gioco, per l’intensità, per l’altezza. Per la pericolosità sui calci piazzati”.
“Milan e Inter sono diverse si, ma anche simili. Entrambe costruiscono dalla difesa, giocando palla a terra. Per sfruttare i due attaccanti che prediligono questo tipo di manovra. C’è cura nei particolari di entrambe le squadre. Icardi e Higuain? Sono due giocatori che ti fanno rimanere a bocca aperta per le giocate che fanno. Sono diversi per alcune caratteristiche, ma sono entrambi fondamentali per lo sviluppo del gioco delle proprie squadre. Mi fanno ridere quelli che dicono che Icardi sia meno tecnico. Andate a vedere il controllo di palla sul secondo goal contro la Spal… o il pareggio contro il Tottenham. Per me è facile scegliere: uno è interista e uno no. Perciò scelgo l’interista”.
“A Mauro non chiedo niente. Lasciamolo così che è perfetto. Ovviamente tutte le persone intelligenti cercano di migliorare, di grattare il fondo del barile e andare oltre. Come sta facendo lui, che è un grandissimo professionista. Ma per noi è perfetto così: ci decide le partite, allenta le difese… lasciatelo stare com’è, che a me garba così”.
Fonte immagine in evidenza: Screen Conferenza stampa Spalletti