Il Genoa si presenta di nuovo a San Siro dopo la sconfitta bruciante contro il Milan. Forse senza Piatek, grande sorpresa della stagione. Potrebbe però esserci Goran Pandev, che nelle ultime due stagioni ha segnato già due goal dell’ex ai nerazzurri, seppur a Marassi.
PIATEK, SORPRESA DEL GENOA, TENUTO IN PANCHINA?
Nella conferenza stampa odierna, Juric ha sparigliato un po’ le carte. Ha ipotizzato l’utilizzo di Pandev, quest’anno tenuto in ombra dall’ottima coppia Piatek-Kouamè. Il primo, a segno con 9 goal nelle prime 7 giornate, si è fermato nelle ultime tre sfide. Contro il Milan una prestazione sottotono, forse segnata dalla stanchezza dovuta al giocare ogni tre giorni. Il tecnico potrebbe decidere di farlo riposare, anche perché il suo compagno Kouamè, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, sembra attraversare un ottimo momento di forma. Il giovane ha assorbito molto bene il salto di categoria dalla B e, nonostante non stia segnando molto, sta mostrando delle qualità e un rendimento non secondari. Un’altra ipotesi potrebbe essere l’inserimento di Pandev come trequartista e non come punta. In quel caso il sacrificato sarebbe un altro ex nerazzurro, vale a dire Daniel Bessa, che però potrebbe offrire meno squilibrio in fase difensiva, oltre che tanto dinamismo e una buonissima qualità palla al piede. Con l’italo-brasiliano in campo infatti, la squadra rossoblu potrebbe variare il suo schieramento tra ill 3-4-1-2 e il 3-5-2, offrendo meno riferimenti agli uomini di Spalletti.
NON SOLO PIATEK, ASSENZA ILLUSTRE IN DIFESA
Se in attacco Juric può permettersi di fare delle scelte, in difesa le soluzioni sono più obbligate. L’assenza pesante è quella di Domenico Criscito, ammonito da diffidato contro il Milan. Una mancanza di esperienza fondamentale, a cui fa da contraltare il recupero del giovane Romero, lanciato da Juric il giorno del suo ritorno sulla panchina del Grifone. Sarà titolare assieme a Biraschi e a Gunter, che già col Milan aveva sostituito proprio Romero. Difficile ipotizzare l’esordio dell’ex Lisandro Lopez. L’Italia continua ad essere terreno ostile per l’argentino: solo 45 minuti da gennaio a maggio con l’Inter e un infortunio in questo inizio di stagione che ne ha compromesso l’inserimento a Genova.
Attenzione soprattutto alla qualità degli esterni, con Pereira e Lazovic molto portati ad offendere e dotati di un ottimo bagaglio tecnico. I terzini dovranno essere bravi a contenere i loro spunti e, al tempo stesso, cercare di combinare con gli esterni d’attacco per tenerli bassi e metterli in difficoltà. In mezzo al campo la cerniera Sandro-Romulo garantisce una solidità tenace. Giocatori di esperienza che garantiscono saggezza tattica e una notevole intelligenza sia con che senza palla. Prenderli alle spalle, nei mezzi spazi tra centrocampo e difesa, potrebbe metterli in difficoltà. Dovrà essere bravo il trequartista di turno a sapersi muovere con astuzia e a ricevere palla nei modi appropriati.