Non perde mai l’occasione di ricordare quei suoi terribili tre mesi a Milano, il Gasp. Un concetto ribadito più volte e che ha sempre fatto capire la sua voglia di rivalsa. Atalanta contro Inter è anche Gian Piero Gasperini contro la sua prima avventura a tinte nerazzurre. Fu un fallimento. Non per colpa sua ha sempre sostenuto, magari non a torto, ma senza un briciolo di costruttiva autocritica.
GASP, UN’ATALANTA IN RIPRESA VUOLE PROSEGUIRE IL SUO FILOTTO
A pochi chilometri da Milano, Bergamo, Gasperini è riuscito a creare un piccolo miracolo calcistico. La sua Atalanta di giovani del vivaio, altri giovani scovati dallo scrutini qua e là e qualche giocatore di qualità sopra la media, ha raggiunto per due volte di fila la qualificazione in Europa. Lo ha fatto in due campionati in cui ha messo in mostra una grande continuità di risultati e, soprattutto, di gioco. Quest’anno, dopo un avvio sprint, l’eliminazione ai rigori contro il Copenaghen prima dei gironi ha lasciato un segno indelebile. Un momento di flessione risolto solo nelle ultime tre partite, coronate dalle vittorie contro Chievo, Parma e Bologna. Avversari alla portata, ma ormai abbiamo associato la Dea a una squadra di medio-alto, potenzialmente sempre pericolosa, a prescindere da posizioni di classifica e momenti di forma. Una vittoria in casa contro una big sarebbe un ottimo viatico per riprendere l’entusiasmo un po’ smarrito un mese fa e tentare di accorciare una classifica che, prime tre a parte, si mantiene abbastanza corta.
GASP, RECUPERO ILICIC PROVVIDENZIALE IN ATTESA DEL VERO PAPU
La svolta dell’Atalanta è coincisa con il rientro a pieno regime di Josip Ilicic, frenato da un infortunio nelle prime sfide stagionali. Dopo un progressivo rientro partendo spesso dalla panchina, lo sloveno è stato lanciato di nuova come perno dello scacchiere tattico, anello di congiunzione tra il dinamico centrocampo e un attacco che può beneficiare di tecnica, visione, corsa, estro e fisicità. Alcune di queste qualità appartengono al bagaglio del Papu Gomez, che sta però vivendo un momento molto poco brillante. Gasperini attende i suoi goal e i suoi assist, ma in compenso ha visto sbloccarsi Zapata, il grande colpo del mercato estivo. Il colombiano può essere letale, soprattutto negli spazi aperti, situazione di gioco amata dall’ex tecnico di Genoa e Palermo. Il solito dannato pressing a tutto campo, per cercare ripetuti uno contro uno nei confronti dei giocatori dell’Inter, sarà un’arma del quale tenere conto. Le difficoltà emerse sotto questo punto di vista contro il Barcellona potrebbero ripresentarsi. A Spalletti il compito di trovare le soluzioni più congeniali, per non dar modo a qualcuno di celebrare ancora la sua personalissima vendetta.