Era il lontano 2009 quando Andre Villas Boas era il vice allenatore di Josè Mourinho. Le strade dello Special One e del suo Delfino si divisero proprio in quell’anno: “Mi sentivo pronto per un’esperienza da primo allenatore, così firmai per il Coimbra” spiega l’ex allenatore di Tottenham e Zenit. In attesa di una nuova panchina, dopo l’esperienza in Chinese Super Liga con i giallorossi dello Shangai SIPG, Villas Boas parla di calcio italiano, Champions League, di Tottenham e di Inter.
“Il Tottenham crea tante occasioni grazie al suo possesso palla, ma ne sfrutta poche; poi l’Inter ha i mezzi per colpire in contropiede, dovrà essere abile a sfruttarli“. Con questa veloce analisi sintetizza quella che potrebbe essere la sfida cruciale del gruppo B, Tottenham-Inter: una sfida che vale un posto nelle magnifiche 16, dove l’Inter ha due risultati su 3 ed il Tottenham ha l’obbligo della vittoria per sperare di passare il girone. Villas Boas ha vissuto un anno e mezzo con gli Spurs: “La prima stagione avevamo una squadra ‘corta’ ma superba. Abbiamo ottenuto il record di punti nella storia del club e Bale giocava dietro ad Adebayor: faceva quello che voleva. Poi c’erano Lennon e Walker che garantivano la spinta necessaria sulle fasce“.
Tottenham-Inter significa anche sfida tra i due capitani goleador: “Kane lo allenai quando era un ‘bimbo’; al secondo anno lo inserii in Europa League e successivamente, con gli arrivi sulla panchina di Sherwood e Pochettino, prese più fiducia: è un attaccante tecnico e potente, vede molto bene la porta ed ha carisma da vendere. Icardi è abilissimo sotto porta, è rapido ed ha un ottimo carattere”.
Il campionato italiano è sicuramente tra i più tattici al mondo. L’allenatore portoghese ne dà un’ulteriore conferma durante questa breve intervista: “Sicuramente è molto tattico come campionato, mi piacerebbe venire ad allenare qui. Ho avuto contatti sia con l’Inter che con la Roma, senza però raggiungere mai un vero accordo.” La Juventus domina ormai da 7 anni, le rivali sono società poco stabili a livello di staff e distanti anni luce dal mondo bianconero: “L’avvento di Suning sta dando stabilità all’Inter, anche se alcuni acquisti sbagliati ne hanno frenato le potenzialità; la Juventus ha due formazioni titolari ed Allegri è bravissimo a far ruotare i giocatori. Serve ancora del tempo, i bianconeri vinceranno l’ottavo titolo. La società è forte ed i giocatori possono pensare solamente a migliorarsi sul campo.“
This post was last modified on 16 Novembre 2018 - 14:02