Fidarsi del processo. Questo slogan, molto in voga dall’altra parte dell’Atlantico, calza alla perfezione per il nuovo talentino nerazzurro. Un processo di maturazione, di crescita che ha subito un’accelerata importante con gli acquisti di Colidio, Mulattieri e di Salcedo. Il ragazzino, colombiano di origine, ha impressionato sin da subito lo staff di Spalletti e di Madonna. Tecnica, velocità e fisicità fanno dell’attaccante classe 2001 un autentico Top Player nel campionato Primavera. Le due caps in Serie A, con il Genoa di Juric, rendono l’idea di quello che potrebbe diventare: un diamante grezzo pronto a diventare puro.
L’ULTIMO GIOIELLO ROSSOBLU
Nato a Genova, il primo febbraio 2001, Eddie Salcedo è solo l’ultimo dei ‘ragazzi d’oro’ della Cantera Genoana. Da Lamanna a Perin, passando per Sturaro, Mandragora e Cofie, il direttore sportivo del settore giovanile Michele Sbravati può considerarsi bravo e fortunato ad aver formato in casa ottimi calciatori. Cresciuto nel quartiere di Sestri Ponente, il ragazzo italo-colombiano entra a far parte del settore giovanile rossoblu sin dall’età di 8 anni, assieme ad un certo Pietro Pellegri, altro Millenials ora in forza al Monaco di Henry. Le sue qualità sono evidenti: tecnica sopraffina, dribbling ad alta velocità e capacità di imporre il proprio fisico. Assieme al complementare Pellegri hanno formato una straordinaria coppia-gol: per tutti e due c’è stata l’emozione dell’esordio in Serie A; destini incrociati che ora viaggiano paralleli.
L’INTER, MILANO E LA VOGLIA DI CRESCERE
Il Duomo ha sostituito la Lanterna, Juric è stato sostituito da Spalletti e Madonna, ma le prestazioni di Salcedo non sono cambiate, anzi: il talentino si sta imponendo, dopo un inizio altalenante, da esterno di sinistra. La fantastica tripletta in campionato contro la Juventus è stata la ciliegina sulla torta di un fantastico mese di novembre. In Youth League, dopo la vittoria contro il Tottenham, i giovani interisti hanno la possibilità di qualificarsi da secondi, sperando in un aiuto da Barcellona. Destini incrociati con la prima squadra: l’avventura interista è partita proprio dalla tournée negli States, dove tra amichevoli ed allenamenti, il giovane Salcedo ha saputo farsi apprezzare: “Allenarsi con questi grandi campioni è un onore ed un sogno che si avvera. Sfrutto ogni momento per imparare dai miei compagni, spero di dare tanto a questa maglia.” Parole da veterano, fidarsi di un processo di formazione. Suning ha intrapreso questa strada, il giovane Eddie è il primo esperimento. In attesa dell’esordio.