SpazioInter’s Stories: Sime Vrsaljko, il ragazzo di Fiume

Una freccia. Una freccia che corre, su e giù. Che scappa dalle bombe, dalla guerra e dalle tendopoli. Ogni bambino nato nella penisola balcanica è cresciuto in fretta: la disgregazione di un paese, parenti e famigliari morti sono lo scenario, certamente poco idilliaco, in cui vive il giovane Sime. Fiume: una città contesa, da sempre. Il giovane Vrsaljko si concentra solamente sul pallone. “Da grande voglio diventare calciatore” sussurra all’orecchio della sua fidanzata prima, e moglie poi Matea. Cresce nel florido settore giovanile della Dinamo Zagabria, la più grande squadra di Croazia, uno dei vivai più importanti al mondo. Boban, Modric e Simic: la Croazia di ieri e quella di oggi. Un piccolo stato che vuole conquistare il mondo. Con un sorriso e un pallone, non con le bombe a mano.

SCUOLA DINAMO ZAGABRIA: L’ECCELLENZA

Nato il 10 gennaio del 1992, Sime Vrsaljko è sicuramente uno dei terzini destri più interessanti dell’intero panorama calcistico mondiale. Cresciuto nella Dinamo Zagabria, viene ceduto alla Lokomotiva, squadra satellite della più prestigiosa scuola di football magiara. S’intuiscono subito le eccezionali doti atletiche: è una vera e propria freccia, abile nel difendere e puntuale negli inserimenti offensivi. Gli occhi di molti club europei, ma soprattutto italiani si fiondano su questo giovane ragazzo dagli occhi scuri come il petrolio. Dopo il debutto in Champions League e la vittoria di due campionati croati, è il Genoa che si assicura per soli 4 milioni di euro le prestazioni del terzino. L’esordio in Serie A è curioso: 25 agosto, caldo infernale allo stadio Meazza, si gioca Inter-Genoa. Il destino è strano a volte.

Dalla città della Lanterna, l’anno successivo, si trasferisce in Pianura Padana: il Sassuolo di patron Squinzi lo acquista a titolo definitivo, Sime Vrsaljko gioca tanto e bene, ormai è un terzino affermato: ha contribuito alla storica qualificazione in Europa League del Sassuolo. La freccia è pronta a risalire la corrente. Madrid ed il Cholo chiamano: per Vrsaljko e Squinzi è difficile dire no.

ATLETICO MADRID: ARRIVARE SUL TETTO DEL MONDO

La vita a Madrid, sponda Atletico è dura: l’affetto della famiglia non gli manca, la moglie è presente ed un bimbo è in arrivo. Il Cholo Simeone ha i suoi pretoriani, il giovane croato trova molta concorrenza ed il grave infortunio al legamento crociato del ginocchio ne precludono la stagione. L’anno successivo, la stagione 2017-2018 è quella della consacrazione: complice la scarsa forma di Juanfran, Sime Vrsaljko diventa titolare inamovibile dei Colchoneros. Griezmann e compagni vincono l’Europa League: la continuità delle prestazioni di Vrsaljko è impressionante. Assist, intensità e garra fanno letteralmente impazzire il pubblico del Wanda Metropolitano. L’annata speciale si conclude con il mondiale in Russia: la piccola nazione magiara riesce a fare meglio di Simic e Boban. Solo la Francia di Pogba e Mbappe gli negano la gioia del trofeo iridato.

La voglia di Italia è tanta, l’Inter di Spalletti entra prepotentemente in corsa per aggiudicarsi le prestazioni di Vrsaljko: il miglior terzino dei mondiali accetta l’offerta di Ausilio. Questa prima parte di stagione, costellata da infortuni muscolari, ne ha precluso l’utilizzo. La freccia di Fiume, il ragazzo che non si ferma mai vuole essere protagonista con i colori nerazzurri: noi ci fidiamo di te Sime, ci fidiamo della tua promessa sussurrata all’orecchio di tua moglie Matea. Conquista il nostro tifo e il tetto del mondo sarà tuo.

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