Come ricordato da La Gazzetta dello Sport, nella giornata di oggi Beppe Marotta entrerà ufficialmente a far parte della dirigenza nerazzurra. L’ex dg della Juventus dovrà iniziare subito a testa bassa, lavorando su più aspetti. In particolare, sono quattro i punti fondamentali di questo nuovo corso.
ALLENATORE – Intorno a Spalletti resistono punti interrogativi legati alla sua personalità e alla capacità di resistere alle pressioni. Per intendersi: non è in discussione la posizione del tecnico nell’immediato, salvo crolli verticali. Ma in vista della prossima stagione i ragionamenti sono diversi. L’associazione con Antonio Conte per l’Inter che verrà viene naturale: con il club ebbe il tecnico già un abboccamento due estati fa, è libero e voglioso di prendersi la rivincita con la Juve. Ma attenzione a Diego Simeone, la cui gestione dell’Atletico Madrid pare abbia stregato la famiglia Zhang, molto più affascinante di quanto non sarebbe un ritorno di José Mourinho, che pure sarebbe stato suggerito.
LE REGOLE – Di suggerire a Icardi l’opportunità di non andare a Madrid, invece, all’Inter hanno pensato in pochi. È un episodio, non può essere preso a paradigma. Ma il know-how che porterà Marotta e al quale fa riferimento lo stesso Zhang è anche questo.
MERCATO E ROSA – Zhang ha in testa di svecchiare la rosa, scegliendo possibilmente giocatori italiani. L’uscita dalla Champions però non facilita i discorsi in vista dell’ultimo step del fair play finanziario, ovvero la quota di milioni di euro di plusvalenza (stimata tra i 40 e i 50) da produrre entro il 30 giugno. Partirà un big, il nome di Skriniar va monitorato. Poi dal primo luglio lo scenario cambierà. Ma sarà bene non aspettarsi top player, non sarà CR7 il parametro Inter perché le regole Uefa lo vietano.