Luciano Spalletti è stato intervistato da SkySport dopo la vittoria sofferta contro l’Udinese. Ecco il commento del tecnico nerazzurro.
“Icardi? Se gioca così, mette a posto tutto da solo perché completa il lavoro del centravanti perfetto. Viene a tirare anche fuori un difensore avversario e poi gli va ad attaccare lo spazio, perché non c’è sempre possibilità di fare questi passaggi verticali. Nelle ultime due partite l’ha fatto in maniera perfetta”.
“Paura di sbloccarla? No, non è paura. Quando si sbagliano quelle occasioni poi si diventa un po’ troppo scolastici. Tutto bene, ma erano mancate quelle vampate. In questo modo, la difesa avversaria si riordina, serviva maggior ferocia. Ma siamo stati benissimo in campo, a parte l’inizio del secondo tempo, quando anche per dare un segnale ci siamo un po’ sbilanciati tatticamente. Politano aveva fatto un primo tempo importantissimo, a Keita non puoi chiedere sempre di fare il tutto fascia, e così abbiamo subito un po’ troppi tiri. Per quanto proposto, la partita doveva essere incanalata anche prima”.
“Marotta? Il senso che io volevo dargli non è quello che io volevo riportarlo. Forse l’avete letta e non ascoltata la idea. Io voglio difendere sempre l’Inter, ogni volta che parlo alla stampa. È sempre la mia scelta e spero lo facciano anche i miei tifosi. Poi ognuno dà il taglio che gli pare, fa parte dei giochi”.
“Nainggolan? Bisogna sottolineare la prestazione di Joao Mario: è in crescita. Ha caratteristiche precise che evidenziano qualità importanti, ma anche prese di coscienza su certi palloni sempre allo stesso modo, specie quando va fatta la cosa più essenziale. Invece lui ci mette la stessa tranquillità, non riesce a diventare un giocatore nervoso in alcuni momenti, ma è vero che ci può dare una mano, soprattutto visto il calendario fitto. Una fortuna averlo”.