Tra i protagonisti e le sorprese di questa Inter capace di battere il Napoli e di issarsi al terzo posto consolidando il posto in Champions c’è anche Joao Mario. Il portoghese è stato un separato in casa per gran parte del 2018, rischiando la cessione ma rispolverato e riscoperto a partire da Lazio-Inter. A DAZN, l’ex Sporting ha spiegato le ragioni del suo cambiamento.
JOAO MARIO: “TIFOSI IRRITATI DAL MIO COMPORTAMENTO”
Queste le parole del centrocampista. “A fine partita pensavo di aver dato tutto, invece vedevo i tifosi incazzati per il mio comportamento. A quel punto ho capito di dover migliorare, rivedere alcune cose non solo dal punto di vista tecnico e cambiare. Non è stata un’estate facile, c’è voluta pazienza. Ma non ero preoccupato, perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l’occasione giusta. E’ stata dura non giocare molte partite, ma anche questo ti fa crescere. Giocare contro la Lazio è stato inaspettato, ma a quel punto ho dato il massimo per avere un’altra opportunità”.
Merito, naturalmente, anche del tecnico Luciano Spalletti, che lo ha ritirato fuori dal cilindro, rivitalizzandolo. “Ti aiuta dal punto di vista psicologico, e quando non stai bene da quel punto di vista molte cose non ti riescono anche se hai qualità. Lui muove molto le mani per dirci le cose. Sapevo che non avrei giocato in Champions, ma è stato comunque un peccato non passare il turno, purtroppo avevamo due squadre forti davanti. Ronaldo? Sono contento che sia felice e stia bene, sta già dimostrando di poter far bene e lo farà ancora. In estate, durante il Mondiale, già parlava di voler andare via da Madrid, già si parlava di Juventus”.