Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Sky e ha analizzato la vittoria contro l’Empoli, battuto per 1 a 0 grazie al gol decisivo di Keita.
Subito un commento sulla sfida: “Queste sono partite pericolose se non affrontate nella maniera giusta, so quello che può dare Iachini alle sue squadre. Nel primo tempo non siamo stati brillanti nel possesso palla e nell’attaccare con le vampate. Nella ripresa siamo migliorati, perché loro avevano speso energie e noi siamo stati nelle condizioni con alcune giocate di creare più di un problemi. Loro, però, sono stati pericolosi perché quando riconquistavano palla attaccavano bene. Era fondamentale questa vittoria e credo sia anche giusta“.
Un commento sull’autore del gol, Keita: “Abbiamo delle individualità che ci permettono di sostituire qualcuno con la stessa forza. E’ chiaro che tutti insieme non possono giocare, ma se si riesce ad alternarli prendendo il meglio di tutti si riescono a portare a casa diversi punti. Keita è un ragazzo splendido sotto tutti i punti di vista, sempre gioioso e che cazzeggia più di tutti. E’ bravo a parlare in romanesco, andando a stuzzicare i compagni. Sembrava diverso da come era chiacchierato, ma in realtà ho trovato un bravo ragazzo“.
Sulle ambizione per il 2019: “Bisogna fare un campionato e un’Europa League importanti. C’è una Coppa Italia che deve cominciare e che ci potrebbe dare la possibilità di fare una finale. Ci sono varie opzioni. Devo lavorare per andare ad acchiappare dei successi. Trofei? Ci sono due possibilità: il campionato lo vince la Juventus, però ci sono altre opportunità, anche se dobbiamo migliorare. Anche oggi abbiamo perso dei palloni troppo facilmente. Bisogna chiudere la partita e non bisogna ritrovarsi con l’ansia a fine partita che gli altri possano trovare il gol della domenica. Se non si vince hai voglia a dire che hai fatto una buona prestazione. O si vince o non c’è analisi“.
Si è rivisto Nainggolan: “E’ stato scelto perché oggi ci mancava qualche vampata, l’ho messo perché potesse dare una mano, è una scelta da allenatore. Gli vogliamo bene: a volte anche il padre brontola col figlio. E’ un ragazzo sensibile, quando gli parli di persona ha tutte le qualità di una persona corretta, che però a volte viene attratta da altre cose che non ti permettono di rendere al meglio“.
Infine, una battura su Lautaro: “E’ una punta centrale, quando gli chiedi di fare rientri sul mediano avversario perde le sue qualità. Non è come Keita, che può partire da metà campo. Per lui è più difficile. Quando viene messo può dare la scossa alla squadra, perché caratterialmente è un ragazzo forte”.
Fonte foto: screen Sky
This post was last modified on 29 Dicembre 2018 - 17:58