Ecco la rassegna stampa di sabato 5 gennaio 2019. L’Inter, nella serata di venerdì, ha chiuso in modo definitivo e quasi ufficiale per Diego Godin dell’Atletico Madrid. Ma ecco anche uno dei principali protagonisti di questa parte di stagione, Matteo Politano.
RASSEGNA STAMPA, GDS – POLITANO: “EL, CI CREDIAMO”
L’ex Sassuolo, unico in campo per tutte e 25 le gare dei nerazzurri tra campionato e coppe, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, ripercorrendo il 2018 e rivelando i propositi per il 2019. “E’ stato un anno incredibile: il matrimonio, che mi ha reso felice, l’Inter, la Nazionale, l’esordio in Champions League. Posso ancora migliorare, gioco con grandi campioni e crescerò ancora, devo fare meglio soprattutto per quanto riguarda i gol. Al Sassuolo avevo un altro ruolo, ora devo avere più cattiveria. I punti persi senza di me? Va bene i complimenti, ma non è giusto nei confronti di Spalletti. Di lui mi piace che parla tanto con i giocatori e ti fa subito sentire la fiducia. Ho vissuto la Roma da tifoso e la sua era una delle più belle di sempre, quella di Di Francesco deve ripartire con tanti giovani, non è facile. Ma l’allenatore a cui devo di più è Andrea Stramaccioni, senza di lui non sarei all’Inter. Ha iniziato a farmi giocare con continuità proprio quando stavo smettendo di giocare”.
Poi, i propositi per il 2019. “Il Chelsea è la squadra più accreditata per vincere l’Europa League, ma anche noi siamo forti e possiamo arrivare in finale. Più facile che diventare padre? Sì, per un figlio c’è tempo, e poi voglio assolutamente vincere un trofeo con la maglia dell’Inter. L’Italia può vincere Euro 2020, ha giocatori molto forti che stanno facendo bene come Donnarumma, Romagnoli, Calabria, Cutrone, Gagliardini e Bernardeschi, che hanno già una buona esperienza internazionale. C’è una buona base”. Spazio, però, anche a cosa non è andato a buon fine, tra Champions e mancato trasferimento al Napoli. “Siamo partiti bene e il Psv ha giocato la miglior partita del girone. Il più grande rimpianto di questi primi mesi all’Inter. Ci rimasi male quando non andai al Napoli, che lottava per lo scudetto. Credevo la mia grande occasione fosse sfumata, e De Laurentiis non spese belle parole, poi ho ripreso a lavorare ed eccomi qui. Ora la classifica è buona, ma vogliamo migliorare il quarto posto di un anno fa e avvicinare il Napoli“.