Kroos, Modric e Barella. Nomi già sentiti, nomi nuovi e nomi giovani. Per un centrocampo tutto da rifare e da reinventare, dove al potere è chiamata la qualità. Ma la coppia d’assi Ausilio-Marotta deve pensare anche alle cessioni. Invertire il tipo di centrocampo è l’obbligo principale che si devono imporre i due dirigenti. Ecco perchè, oltre ai sogni, si deve tenere conto della realtà, pensando a chi, con tutta probabilità dovrà lasciare Milano.
Gli indiziati sono questi tre giocatori: in alcune partite hanno dimostrato di essere da Inter, in altre, complici problemi fisici e tecnico-tattici, non sono mai riusciti a dare il meglio. La mediana nerazzurra include anche altri due giocatori: Joao Mario e Brozovic. Se il primo, già sul piede di partenza a gennaio 2018, sta ottenendo la fiducia di Spalletti, il secondo è l’autentico faro e cervello; difficile quindi una sua partenza a meno di offerte monstre.
Quello che dei 3 è sicuramente il più cedibile è Borja Valero: l’ex Villareal farebbe volentieri ritorno in patria: nonostante i suoi 34 anni nella penisola Iberica ci sono alcune squadre che lo vorrebbero. Si tratta comunque di un calciatore fondamentale per la sua bravura nel dettare i tempi e nell’impostare la manovra. La carta d’identità lo penalizza ed un calcio più sotto ritmo come quello spagnolo gli calzerebbe a pennello.
Per l’eroe dell’Olimpico e per Roberto Gagliardini il discorso è diverso: il primo non è propriamente sul mercato. I fastidi muscolari accusati di recente ne hanno condizionato la crescita; la clamorosa decisività, sia in zona gol che in zona assist è stata un fattore determinante in alcune vittorie come con il Milan o contro il Tottenham. Acquistato per 15 milioni di euro la scorsa estate, difficile che l’Inter se ne liberi per meno del doppio.
Roberto Gagliardini, acquisto top della Inter pre-spallettiana non ha inciso come avrebbe voluto: è stato molto difficile trovargli una collocazione in campo. Spalletti ha lavorato costantemente su di lui: negli ultimi mesi di campionato dello scorso anno, giocando vicino a Brozovic e dietro Rafinha aveva trovato la qualità e la continuità dei tempi di Bergamo. Ora è l’ultima scelta dello scacchiere dell’allenatore di Certaldo. La grossa cifra investita dalla società di Corso Vittorio Emanuele spaventa, e non poco, i possibili acquirenti: scelta saggia sarebbe quella del prestito, sia per rilanciarne la valutazione che per accrescere la fiducia di un patrimonio del club.