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PREVIEW – Torino-Inter, i nerazzurri contro l’ex Mazzarri

Dopo lo 0 a 0 casalingo contro il Sassuolo, l’Inter vuole ritornare alla vittoria ma se la dovrà vedere con il Torino dell’ex Walter Mazzarri. Quest’ultimo, quando ha affrontato i nerazzurri dopo la sua esperienza milanese, in due circostanze è riuscito a fare ben 4 punti nei due confronti. La vittoria al Grande Torino manca dall’8 novembre 2015, in quell’occasione fu decisiva la rete alla mezzora di Geoffrey Kondogbia.  L’analisi statistica e tattica sui granata.

GLI AVVERSARI

Il Torino occupa attualmente la 11a posizione con i suoi 27 punti conquistati nelle prime 20 giornate disputate. Nell’ultima gara giocata all’Olimpico contro la Roma, i granata sono usciti sconfitti per 3 a 2 ma a Torino vedremo sicuramente una squadra vogliosa di ripartire dall’ottimo secondo tempo disputato contro i giallorossi. Il trend delle ultime 5 gare parla di 5 punti sui 15 a disposizione.

ALCUNI DATI

Con 9 pareggi totali, il Torino, assieme a Fiorentina e Cagliari, è la squadra che finora ha totalizzato più pareggi. Con 22 reti subite è invece la 6a difesa della Serie A, ben il 50% di queste sono state incassate tra le mura amiche. La squadra costruita da Mazzarri ha sicuramente la caratteristica dell’essere molto fisica e soprattutto contraddistinta da atteggiamento deciso e combattivo. Rincon, con 9 ammonizioni, è il giocatore del campionato con più cartellini gialli rimediati mentre invece, tornando sull’aspetto del collettivo, è la 2a squadra per palloni intercettati (967).

IL GIOCO

Il Toro è una squadra molto fisica che presenta una discreta qualità dalla trequarti in giù. L’estremo difensore Sirigu è parte integrante del gioco, molto spesso viene infatti sollecitato dai suoi compagni per far imbastire la manovra di gioco. Da sempre, anche in questo contesto, le squadre di Mazzarri sono molto forti sulle corsie laterali: è con gli inserimenti dei terzini o degli esterni che riescono a riempire l’aria avversaria con un numero molto alto di giocatori. In questo De Silvestri è da tenere maggiormente sotto controllo.

Nel suo consueto 3-5-2, l’ex allenatore dell’Inter non rinuncia mai a N’koulou, difensore centrale abilissimo nel leggere in anticipo le mosse degli attaccanti avversari. Il centrocampo è un reparto molto dinamico e di corsa; Rincon è il metronomo, Baselli è quello che cerca di apportare un po’ di qualità al gioco mentre Meitè, che sarà assente per squalifica, è quello che riesce a fornire sia quantità e sia la qualità giusta. Sulle fasce ci sono sempre in ballo 3 giocatori per due maglie da titolari: l’ex Ansaldi, De Silvestri oppure il giovane Aina, bravo nella gestione della palla, dotato di una buona fisicità ma anche di una buona falcata.

In attacco i due punti di riferimento sono Belotti e Iago Falque. Entrambi i giocatori spendono molte energie perché supportano parecchio la squadra in fase di non possesso. L’italiano sfrutta molto la sua fisicità, è lui il giocatore che viene cercato maggiormente dai compagni per quanto riguarda le giocate di testa mentre lo spagnolo è il giocatore che fa da collante tra il centrocampo e l’attacco. Spesso Mazzarri opta per la carta Zaza a gara in corso, in coppia con Belotti i due sono molto vicini. Un’altra arma pericolosa: le rimesse laterali che sono sempre molto lunghe.

PUNTI DA SFRUTTARE

Ci vorrà un Inter molto corta e compatta per arginare questo Toro. Spalletti dovrà invitare i propri giocatori a cambiare il più possibile il gioco per aprire una squadra che sa chiudersi molto bene.

Inoltre, i nerazzurri dovranno sfruttare i momenti di defiance che colpiscono i giocatori del Toro in alcune fasi della gara: statisticamente i granata hanno realizzato più reti (10) nella fascia di tempo che va dal 45’ al 60’, mentre ne hanno subite di più nei primi quindici minuti di gara (5) e tra il 60’ e il 75’ (5). Giocatori fisici come Gagliardini e Niangollan potrebbero essere determinanti per le sorti dell’incontro.

Fonte foto: screen youtube

This post was last modified on 27 Gennaio 2019 - 16:01

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redazione