La sfida 171 tra Inter e Lazio chiuderà il programma dei quarti di finale della 72a edizione della Coppa Italia. Le due squadre arrivano alla sfida secca entrambe reduci da due sconfitte rimediate in campionato ma con umori completamente differenti. I nerazzurri devono riscattare la pessima prestazione rimediata contro il Torino mentre i biancocelesti, usciti sconfitti all’Olimpico contro la Juventus, hanno fornito una eccellente prestazione contro i campioni d’Italia in carica.
GLI AVVERSARI
Rispetto alla passata stagione la squadra di Simone Inzaghi ha ben 14 punti in meno in campionato. Nell’ultimo periodo i biancocelesti hanno ottenuto 3 vittorie in 10 gare disputate tra Serie A, Europa League e Coppa Italia. Ma, nell’ultima gara giocata contro la Juventus, la prestazione ha ridato morale e sicuramente la Lazio vorrà tentare di ripetere, almeno in parte, la brillante performance di domenica sera che li ha visti dominare territorialmente e agonisticamente grazie ad una forte personalità.
ALCUNI DATI
Con 23 reti subite è la 6a difesa della Serie A, stupisce però il dato relativo ai gol fatti. Se nella passata stagione i biancocelesti erano una vera e propria macchina da gol, un anno dopo qualcosa si è inceppato. Sono solo 30 le reti fatte, ben 26 realizzazioni in meno rispetto alla passata stagione. Anche la fase difensiva ha presentato qualche problemino: nelle ultime 15 gare disputate solo una volta è riuscita a mantenere la propria porta inviolata, in occasione della trasferta vittoriosa di Bologna.
IL GIOCO
Inzaghi in questa stagione ha optato molto spesso per il 3-4-2-1 che spesso si tramuto in un 3-5-2, moduli che permettono ad Acerbi di essere il vero leader ma soprattutto di avere una maggiore copertura in fase difensiva grazie al supporto degli esterni di centrocampo. E’ Correa il vero collante in fase offensiva.
Anche se i numeri sono differenti, il gioco sembra essere rimasto più o meno identico. I biancocelesti sono una squadra che attacca molto la profondità, non a caso è la 1a di Serie A per numero di fuorigioco fischiati (57). Immobile, come ci ha abituati, svaria molto lì davanti ma quello che sta mancando concretamente sono le realizzazioni e le incursioni dei vari Milinkovic Savic, Luis Alberto e Parolo che l’anno scorso hanno fatto la fortuna dell’allenatore piacentino. Però, Correa si sta rivelando un vero valore aggiunto; è il giocatore che tenta più dribbling del campionato e che al tempo stesso riesce ad attaccare molto bene la profondità. La transizione di gioco si sviluppa maggiormente sul lato sinistro, non a caso Lulic è il 3° giocatore del campionato per cross effettuati (110). Nonostante i numeri relativi ai gol subiti non siano buoni, la Lazio è comunque la 3a squadra di Serie A per il numero di tiri subiti (223), meglio hanno fatto solo la Juventus e il Napoli.
PUNTI DA SFRUTTARE
Inzaghi sicuramente ha molte carte da giocarsi. A fare la differenza potrebbe essere la scelta o meno dal 1’ di Lucas Leiva mentre Correa a gara in corso, quell’arma in più. Spalletti dovrà evitare di ripetere l’errore di Torino, ovvero quello di presentare una squadra che giochi a specchio con l’avversario. Saranno fondamentali le scelte dei terzini e degli esterni d’attacco, così come l’idea di presentare un centrocampo a 3 viste le caratteristiche dei biancocelesti che tendenzialmente sono bravi a fare densità e numero nella zona centrale del campo. Dato molto importante e significativo è la porzione di tempo in cui la Lazio segna e subisce maggiormente: quella tra il 75’ e il 90’, ben 9 gol fatti ma anche 10 gol subiti. Sarà fondamentale sfruttare i momenti di blackout che molto spesso colpiscono gli uomini di Inzaghi nella fase finale della partita.
This post was last modified on 31 Gennaio 2019 - 15:38