Riscatto. È questa la parola d’ordine per l’Inter di Luciano Spalletti dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. L’avversario sarà il Bologna del neo allenatore Sinisa Mihajlovic che in settimana è subentrato a Filippo Inzaghi. I felsinei verranno a San Siro per tentare l’impresa; in trasferta non vincono dal 22 dicembre 2017 mentre l’ultima volta che riuscirono a battere i nerazzurri fu nella stagione 2012\13 quando Gilardino stese la squadra di Andrea Stramaccioni.
GLI AVVERSARI
I rossoblù occupano momentaneamente la 18a posizione, la zona salvezza è distante 4 punti. La vittoria in campionato manca ormai dal 30 settembre quando al Dall’Ara si imposero per 2 a 1 contro l’Udinese di Julio Velázquez. Da lì in poi: 7 sconfitte, 7 pareggi, 12 gol fatti e 25 subiti.
ALCUNI DATI
Con sole 16 reti fatte in 21 giornate, il Bologna ha il peggior attacco del campionato. Non migliore è il dato relativo alla difesa dato che occupa la 15a posizione di questa particolare classifica. Gli effettivi di Inzaghi non sono mai riusciti a prevalere sugli avversari permettendo loro di dominarli. Significativi sono sia i 7131 passaggi effettuati, che la qualificano penultima peggiore squadra della Serie A; sia la percentuale media di possesso palla (42.7%), che la rende la terzultima tra tutte le rose.
IL GIOCO
Mihajlovic dovrebbe presentarsi con il suo consueto 4-3-3, un modulo di gioco che ha adottato anche quando sedeva sulla panchina del Torino. Nell’esperienza granata la fase di costruzione partiva direttamente dai centrali difensivi, che solitamente si appoggiavano al vertice basso del centrocampo. Quest’ultimo ricopriva compiti di smistamento del pallone sulle corsie laterali, con i terzini molto alti che spesso si sovrapponevano agli attaccanti esterni. In fase di non possesso il suo Toro alternava momenti di pressing alto ad un atteggiamento più attendista. Nella propria metà campo i due esterni d’attacco si abbassavano moltissimo sulla linea di centrocampo creando di fatto un 4-5-1.
PUNTI DA SFRUTTARE
Fondamentale sarà il lavoro dei terzini e degli esterni d’attacco che dovranno essere bravi e attenti in fase difensiva, con le sovrapposizioni degli avversari, e in fase d’attacco, sfruttando rapidamente gli eventuali errori. Faro del gioco bolognese sarà sicuramente Pulgar; i centrocampisti nerazzurri dovranno fare in modo che il cileno non faccia girare il pallone con facilità, quindi l’aggressività su di lui potrebbe essere un’interessante chiave di lettura. Anche l’attenzione su Santander potrebbe essere determinante, dato che Mihajlovic gli chiederà quasi sicuramente di accorciare staccandosi dalla linea difensiva. L’Inter deve tentare di far leva sul gioco aereo che è stato parte delle tante mancanze che hanno segnato in negativo l’esperienza di Filippo Inzaghi.