Icardi non ci sta e pretende delle scuse pubbliche

Mauro Icardi non molla. Dopo il clamoroso episodio che ha visto la sua degradazione dal rango di capitano, l’argentino è pronto al contrattacco. L’edizione online del Corriere della Sera riporta come Icardi sia rimasto deluso e amareggiato, ed espone quali sarebbero le prossime mosse per far valere la propria posizione.

MAURO PUNTA I PIEDI, VUOLE DELLE SCUSE

Icardi non ha infatti sbollito la rabbia e ritiene ingiusti i provvedimenti presi nei suo confronti. Inoltre, non avrebbe intenzione di tornare a giocare finché non gli verrà chiesto scusa. L’attaccante finora è andato in campo stringendo i denti, ma d’ora in avanti darà la priorità al suo completo recupero. Questo, a meno di un deciso cambio di comportamento da parte del club.

Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, Mauro sarebbe convinto che la fascia gli sia stata tolta non per le dichiarazioni della moglie Wanda o per problemi con alcuni nello spogliatoio, ma perché l’Inter avrebbe già deciso di venderlo. Vorrebbe quindi un confronto pubblico, una conferenza stampa, magari insieme a Marotta e Spalletti, per chiarire pubblicamente tutti i punti oscuri. E far capire a tutti come stanno realmente le cose.

INTERVIENE ANCHE MORATTI

Maurito poi vorrebbe avere l’occasione di smentire con forza le frizioni con i compagni, sottolineando anzi come tanti nello spogliatoio siano dalla sua parte. Anche l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti, che aveva pubblicamente criticato la decisione di togliergli la fascia avrebbe chiamato la famiglia per rincuorarli e cercare una soluzione.

Si dice che Icardi voglia rimanere fino alla scadenza del contratto, ma ormai ogni scenario è al tempo stesso plausibile e impraticabile. O si troverà un punto di incontro sul rinnovo o sarà rottura totale. A scongiurare una sua possibile permanenza ci sono anche i pericolosi rapporti che Wanda avrebbe con Paratici, insieme all’interesse di mezza Europa per il bomber argentino.

Fonte immagine in evidenza: Fabrizio Andrea Bertani

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