L’Inter sfuma il 5° successo consecutivo negli ultimi secondi grazie alla rete su calcio di rigore realizzata da Veretout. Una partita caratterizzata da più fasi, difesa meno attenta e precisa del solito e assenza del vero Brozovic. L’analisi della gara.
LE SCELTE DI PIOLI E SPALLETTI
Pioli a sorpresa lascia fuori Milenkovic e, davanti a Lafont, schiera Ceccherini e Vitor Hugo centrali con Laurini e Biraghi terzini. A centrocampo spazio a Veretout, Edmilson e Benassi mentre Gerson è posizionato leggermente più avanti. Davanti spazio a Chiesa e Simeone. Spalletti si presenta con il consueto 4-2-3-1, confermando l’undici preannunciato scegliendo D’Ambrosio e Dalbert sulle fasce.
FIORENTINA-INTER, IL PRIMO TEMPO
La Fiorentina parte bene, imponendo un ritmo elevato e pressing molto alto. Già dalla rimessa dal fondo di Handanovic, Gerson, Simeone e Chiesa cercano di evitare all’Inter di costruire la manovra dai difensori. Un Inter che subisce moltissimo nei primi 25 minuti le improvvise verticalizzazioni e fatica a far girare palla. Brozovic e Vecino sono poco compatti con la linea difensiva e Naingollan non fornisce un supporto continuo.
Pronti e via e la difesa dell’Inter è disattenta dopo un lancio lungo di Ceccherini dalla difesa, favorito anche dal vento. La palla finisce a Chiesa che vince la corsa su Dalbert e servendo in area Simeone, l’argentino trova la deviazione sfortunata di De Vrij. I nerazzurri reagiscono subito trovando un episodio favorevole: da una situazione di calcio d’angolo Veretout la spizza male, il pallone finisce sui piedi di Naingollan che è preciso a trovare in area Vecino posizionato al limite del fuorigioco, l’uruguayano è bravo poi a bucare Lafont.
Scattata la mezzora di gioco, i nerazzurri alzano il baricentro e riescono a fraseggiare discretamente bene, e al 40 ’ trovano il gol con Politano. L’ex attaccante del Sassuolo sfrutta al meglio il suo marchio di fabbrica, ovvero la sterzata verso l’interno e il tiro a giro. Quatto minuti più tardi l’Inter ha addirittura l’occasione di segnare la rete del 3 a 1: dopo un bel lavoro di ripiegamento e di protezione della palla di Lautaro, l’argentino trova in corsa Perisic ma il croato è impreciso e non inquadra la porta.
SECONDO TEMPO: SUCCEDE DI TUTTO
La Fiorentina non riparte con lo stesso ritmo e la stessa intensità del primo tempo mentre i nerazzurri provano a fraseggiare. Al 52’ il Var interviene e Abisso concede un calcio di rigore all’Inter, trasformato poi da Perisic, per fallo di mano di Edmilson. La viola sembra subire il colpo mentre i nerazzurri provano a congelare la partita con un possesso palla non molto fluido.
Al 57’ Pioli sostituisce Simeone e Benassi con Muriel e Pjaca ridisegnando di fatto la sua squadra con un 4-3-3 con Gerson arretrato alla linea dei centrocampisti. Tre minuti più tardi Biraghi accorcia le distanze con un mancino imparabile per Handanovic ma il VAR interviene nuovamente e annulla il gol per fallo di Muriel su D’Ambrosio. Spalletti risponde sostituendo Dalbert con Asamoah, i nerazzurri sono più fluidi nella manovra e molto compatti in fase difensiva che si trasforma in un 4-5-1 quando la Fiorentina attacca.
I toscani ci provano con carattere e voglia e al 73’ accorciano le distanze dopo una meravigliosa punizione di Muriel. L’Inter quando riparte dà l’impressione di poter mettere in pericolo gli avversari che in molte situazioni sono sbilanciati. Poi due cambi importanti: prima Pioli sostituisce Laurini con Dabo passando a 3 in difesa e infoltendo cosi il centrocampo, mentre Spalletti toglie Nianggolan per Borja Valero tentando cosi di sfruttare le qualità dello spagnolo, abile nel gestire il pallone.
Nei minuti finali saltano tutti gli schemi, l’Inter prova a difendere il risultato con tutti gli effettivi mentre la Fiorentina ci prova d’assalto ma non con troppa convinzione. A pochi secondi dalla fine, dopo un lungo consulto con il Var, Abisso concede un rigore molto discutibile alla Fiorentina per un presunto fallo di mano di D’Ambrosio. Veretout dal dischetto non fallisce e sigilla il 3 a 3 definitivo.