Vittoria di carattere e di sacrificio per gli uomini di Spalletti che nonostante le mille difficoltà dell’ultimo periodo riescono a trovare un 2-0 importante contro una Spal ben organizzata. Era fondamentale rispondere alla vittoria del Milan di sabato sera per rimanere incollati in classifica in vista del derby. Certo, questo risultato da fiducia all’ambiente nerazzurro, ma come l’Inter ci ha abituati da sempre, le vittorie arrivano sempre dopo partite sofferte e tormentate.
Dopo un primo tempo un po’ bloccato e giocato meglio dalla Spal, l’Inter si vede annullare un gran gol dal Var per fallo di mano dubbio di Lautaro. Poi, al 42′, Brozovic è costretto ad uscire per un risentimento ai flessori come anche Miranda che riceve una manata da Petagna e lascia il campo a fine primo tempo. Per il centrale brasiliano si prospetta una frattura del setto nasale e a breve dovrà essere operato. Sembra l’ennesima giornata segnata dalla sfortuna, sembra girare tutto male e le sensazioni per il secondo tempo non sono per niente buone. L a seconda frazione di gara ha inizio e l’Inter continua a creare poco giocando male ma la voglia e il carattere non mancano. la Spal inizia a calare fisicamente lasciando i nerazzurri più liberi di creare gioco. La sblocca Politano al 22′ del secondo tempo con un siluro a fil di palo. E anche questa volta è stato il Var ad ufficializzare il gol dell’ex Sassuolo. Rete che ha dato una serenità generale all’ambiente, tanto che dieci minuti dopo è il turno di Gagliardini che batte Viviano sugli sviluppi di un tiro-cross di Cedric. Gol molto importante quello di Gaglia che scaccia via i molti fischi ricevuti dai tifosi a causa della sua prestazione fino a quel momento non all’altezza.
Contro tutto e contro tutti questa Inter si lancia verso il momento chiave della stagione con una seria emergenza a livello di infortuni e diffide ma con la consapevolezza di essere un gruppo compatto e coeso. Molto positivo è il fatto che i nerazzurri, nei momenti di difficoltà reagiscono con personalità pur essendo una squadra emotiva come afferma Spalletti. Ora, contro l’Eintracht prima e con il Milan poi, servirà la migliore Inter per non buttare tutto ciò che di buono si è fatto fino ad ora. Dita incrociate in attesa dei bollettini medici di Brozovic, Perisic, Nainggolan e Miranda ma soprattutto positività, perché questa Inter, se esprime carattere e determinazione, anche se brutta da vedere, i risultati li ottiene.
This post was last modified on 11 Marzo 2019 - 08:50