Non solo la questione Icardi in casa Inter. Infatti, la società nerazzurra è pronta ad una vera e propria rivoluzione centrocampo.
RIVOLUZIONE CENTROCAMPO, TUTTI I NOMI
Il primo nome è quello di Barella che ha svoltato. Il motivo? Semplicemente perché in un paio di anni è passato da un valore del cartellino di 5-6 milioni a 45-50. Anche lui, come Zaniolo, nella sua testa ha fatto una selezione, anche se mai lo ammetterà ufficialmente: ha memorizzato il pressing del Napoli, ha preso tempo. E quando prendi tempo significa che ne cerchi altro e che non sei sicuro. Infatti, Barella ha continuato a lavorare instancabilmente: nella sua mente gli obiettivi sono due, la salvezza del suo Cagliari, e il proprio miglioramento personale. Lo scorso gennaio lo aveva sondato il Chelsea, ma poi non c’erano stati approfondimenti.
Il Corriere dello Sport suggerisce che l’Inter continua ad avere le carte in mano più di altri, magari a condizioni leggermente più basse rispetto ai 50 milioni chiesti da Giulini. E con la possibilità, rispetto a Chiesa, di inserire almeno una contropartita tecnica (le due società avevano lavorato per Nandez, pista che può tornare di moda). Di sicuro l’Inter prenderà un big in mezzo al campo (Rakitic piace, come anche Kross e Modric) e un giovane-vecchio (piace tanto il giovane Agoumé del Sochaux, classe 2002 seguito da mezza Europa).
Sarà un’estate ricca di lavoro per i dirigenti nerazzurri, Marotta su tutti, che avranno il compito di formare una squadra capace di puntare subito al vertice, ma anche di avere un potenziale sempre in crescita per gli anni che verranno (opera, tra l’altro, già ben avviata grazie a giovani come Bastoni, Colidio e Brazao).
A Barella, per ora, non resta che esportare l’immagine del Poetto in giro per l’Italia e l’Europa, visto che il mercato non ha confini e vive di fibrillazioni continue. Tanto, l’assegno idealmente depositato nel cassetto di Giulini sarà sempre più circolare. Incasso garantito!