Incredibile retroscena legato al trasferimento di Stefan De Vrij dal Feyenoord alla Lazio. Secondo Il Messaggero un hacker si sarebbe infiltrato nella rete comunicativa dei due club nel 2016, sottraendo alle società 2 milioni di euro.
ATTACCO HACKER: FEYENOORD E LAZIO RAGGIRATE
Il trasferimento del futuro difensore nerazzurro aveva avuto luogo nel 2014. Dopo il mondiale De Vrij si era infatti accasato a Roma, sponda biancoceleste, per 8 milioni di euro. Fin qui tutto bene, se non che nel 2016 un hacker francese residente in Svizzera si è infiltrato nella rete comunicativa dei club tramite un’identità fittizia. Il truffatore si è spacciato per un dirigente olandese al quale consegnare l’ultima rata da 2 milioni di euro. Dopodiché ha aperto un conto nella stessa banca presso cui erano state versate le precedenti rate, per poi far sparire i soldi. Il Feyenoord ha così reclamato la rata mancante che però la Lazio aveva già versato, facendo partire le indagini. Ora l’hacker è accusato di frode internazionale, truffa e sostituzione di persona, mentre le squadre si sono appellate al tribunale di Nyon. Gli olandesi reclamano i soldi mancanti, ma Gentile, avvocato dei laziali, è sicuro: “La Lazio ha pagato, il Feyenoord non ha ricevuto. Non abbiamo alcuna responsabilità. Il cambio di conto è stato interno al club, pertanto c’è stata complicità, interna o esterna che sia”.